Crisi Ucraina, Coldiretti Toscana: “Deroga Pac per riattivare ettari di terreni a riposo”

In 450 al prima tappa del Tour sulla Pac di Coldiretti Giovani Impresa in Toscana

La crisi ucraina cambia l’agenda della politica agricola europea nel nuovo obiettivo di assicurare un approvvigionamento alimentare (ed energetico) dei paesi membri. E quindi anche dell’Italia. Le tensioni internazionali scatenate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che si sono tradotte in uno tsunami sui prezzi per i consumatori e per gli agricoltori ha imposto all’Unione Europea di imprimere una prima ed immediata risposta alla dipendenza principalmente di cereali, mais ed materie prime per i fertilizzanti per evitare nuovi collassi nelle filiere. Se ne è parlato in Toscana, ad Arezzo, in occasione della prima tappa NewPac Inform Tour promosso da Giovani Impresa Coldiretti aperta dai saluti del presidente di Coldiretti Arezzo, Lidia Castellucci e del delegato Giovani Impresa Toscana, Francesca Lombardi.

“La Pac, la Politica agricola comune, per il periodo 2023-2027, è destinata a subire inevitabili modifiche come la deroga agli obblighi sui terreni a riposo come richiesto dalla Coldiretti. Significa che, dopo il via libera dell’Ue, si potrà seminerà di più per poter recuperare nella sola nostra regione alla coltivazione circa 60 mila ettari di terreno per una produzione aggiuntiva di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione necessari per ridurre la dipendenza dall’estero. – analizza il presidente Coldiretti Toscana. – Il lungo percorso di definizione della nuova Pac è stato stravolto da venti giorni di guerra. E’ necessario recuperare produttività; non si può rinunciare a livello di produzione di fronte a scenari come quelli che abbiamo davanti”.

Numerosi e qualificati gli interventi tecnici di fronte alla platea formata da 450 giovani imprenditori da tutta la regione all’Auditorium Guido D’Arezzo con le relazioni di Stefano Ciliberti (Ricercatore Università di Perugia), RaffaeleBorriello (Capo Area Legale Coldiretti Nazionale), Leonardo Bemoccoli (Azienda Agricola Bemoccoli), Lorenzo Belcapo (Responsabile Tecnico Caa Nazionale), Antonino Melara (Autorità gestione Regione Toscana) ed Alessandro Apolito (Capo Servizio tecnico Gabinetto di presidenza e segreteria generale Coldiretti). I lavori sono stati coordinati dal direttore regionale, Angelo Corsetti.

Novità importanti anche sul fronte nazionale con il governo che ha accolto le richieste di Coldiretti e stanziato nuovi ristori per le imprese agricole e della pesca strozzate dai rincari e dagli effetti della guerra che hanno generato ulteriori 8 miliardi euro di costi in più. “Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri – ha illustrato il pacchetto di sostegni Stefano Leporati, segretario nazionale Giovani Impresa – ha previsto una serie di misure per il settore accogliendo le richieste contenute nel piano della Coldiretti che dall’inizio del conflitto ha sollecitato interventi urgenti al Governo per evitare il default delle imprese agricole e della pesca. Tra le misure, rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui a 25 anni con garanzia gratuita Ismea, credito di imposta del 20% per la riduzione del costo del gasolio per pesca ed agricoltura, 35 milioni alle filiere in crisi destinati al Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e via libera a fertilizzanti naturali come il digestato prodotto negli allevamenti per far fronte alla carenza di quelli chimici”.

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