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Bollino nero sul vino, la Toscana dice no. Saccardi: “L’Europa fermi tutto”

13 febbraio 2022 | 16:15
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Bollino nero sul vino, la Toscana dice no. Saccardi: “L’Europa fermi tutto”

La Regione si oppone alla proposta di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, di indicare come pericolosa per la salute (con una F ) tutti i prodotti alimentari che contengono alcol

E’ un’opposizione chiara e netta quella della Regione Toscana alla proposta di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, di indicare come pericolosi per la salute (con una F nera) tutti i prodotti alimentari che contengono alcol.

Lo hanno ribadito oggi (domenica 13 febbraio) il presidente Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, a margine dell’inaugurazione della 12esima edizione del BuyWine Toscana.

“Respingiamo con forza ogni forma con cui la produzione, l’esportazione e la conoscenza del vino toscano nel mondo possano esser in qualche modo limitate – ha detto Giani – Tra l’altro se la trovata del bollino nero dovesse essere adottata e il sistema Nutriscore diventasse norma a livello comunitario, vino, birra e altri prodotti che fanno parte della dieta quotidiana di centinaia di migliaia di consumatori si troverebbero improvvisamente a essere considerati da evitare. Il vino fa sangue, diceva il mio nonno e in quella saggezza popolare c’era tutto il senso del valore nutritivo del vino che dobbiamo riconfermare a gran voce”. 

“Spero che l’Europa torni indietro e usi il buon senso – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Ultimamente mi pare si assista a una serie di irragionevolezze su questo campo che penalizzano alimenti naturali e salutari come l’olio extravergine d’oliva o eccellenze dei territori come i prodotti a denominazione d’origine. Ora si vorrebbe addirittura bollare il vino. Il vino, oltre a essere espressione di storia, di cultura e dei territori, è parte della dieta mediterranea e se consumato nelle giuste quantità, fa bene. Rischiamo di arrecare un grave danno all’intero settore vitivinicolo. E’ necessario che l’Europa fermi tutto”.