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Ex Gkn, Giani: “L’accordo? Noi faremo la nostra parte”

20 gennaio 2022 | 16:45
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Ex Gkn, Giani: “L’accordo? Noi faremo la nostra parte”

Il presidente: “Pronti a mettere le risorse per favorire la riconversione”

Soddisfazione per l’accordo raggiunto su Gkn, per la tenuta complessiva del tavolo con tutti i soggetti presenti e per gli scenari che si aprono sul futuro dello stabilimento di Campi Bisenzio e dei lavoratori coinvolti. È quanto esprime Eugenio Giani, che ieri ha partecipato alla lunga seduta del tavolo Mise.

“E’ un accordo molto importante e positivo, un motivo di soddisfazione per tutto il territorio – afferma – ringrazio i lavoratori della Gkn per il comportamento di assoluta maturità e serietà che hanno tenuto con i loro organi di rappresentanza; il sindacato, Cgil, Cisl e Uil, ha seguito costantemente a livello locale e nazionale questa vicenda, arrivando, con la Fiom e il ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, a determinare una situazione che poi ha fatto venire un imprenditore che io giudico serio e che sta facendo proposte e accordi che danno un futuro a Gkn e che comunque ha rilevato la proprietà della società”.

“L’accordo di ieri sera è molto ponderato e molto meditato: impegna la Regione sul piano della formazione per la riconversione e noi metteremo le risorse  e l’impegno per favorire questo processo”, conclude il presidente.

In base all’accordo al tavolo Mise, a metà febbraio Francesco Borgomeo comunicherà con vincolo di riservatezza i soggetti interessati alla reindustrializzazione del sito ex Gkn di Campi Bisenzio, oggi Qf. Entro la fine di marzo le proposte sugli elementi essenziali del piano industriale saranno portate a conoscenza di tutti i soggetti del tavolo. QF s’impegna  a non accettare proposte che non rispettino i criteri definiti nell’accordo, in primis la garanzia di continuità contrattuale per tutti i lavoratori anche durante il percorso “ponte” che consentirà di arrivare alla reindustrializzazione. Secondo l’accordo i lavoratori durante l’intero processo saranno comunque tutelati da ammortizzatori sociali finalizzati a gestire la transizione.