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Patrick Zaki scarcerato. Giani: “Lo aspetto a Firenze”

7 dicembre 2021 | 15:30
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Patrick Zaki scarcerato. Giani: “Lo aspetto a Firenze”

Il governatore commenta la notizia della liberazione dello studente di Bologna

“Finalmente Patrick Zaki sarà scarcerato. Anche se ancora non c’è la sentenza di assoluzione, questa è davvero una bella notizia”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha accolto la notizia della scarcerazione dello studente egiziano dopo 22 mesi di carcere.

“E’ un primo passo importante – commenta il presidente – a cui speriamo possa seguire presto l’assoluzione completa nel processo fissato per il prossimo febbraio. Durante la lunga detenzione anche la Toscana si è mobilitata, insieme a tante persone ed istituzioni, unendosi agli sforzi della diplomazia e alla richiesta corale per ottenere la sua liberazione. Lo ha fatto seguendo la sua vocazione di paladina della libertà e dei diritti umani e continuerà a farlo, senza abbassare la guardia, fino al traguardo definitivo del processo. Mi auguro di poter accogliere presto Patrick, da libero cittadino, in Toscana e lo invito fin da ora a Firenze per condividere con lui i valori della pace, della libertà e della giustizia che sono alla base della nostra vita civile”.

Il consiglio regionale della Toscana saluta con un applauso caloroso la notizia della imminente scarcerazione di Patrick Zaki. È il presidente dell’Assemblea, Antonio Mazzeo, ad annunciare all’Aula la notizia che presto lo studente egiziano dell’Università di Bologna, incarcerato in Egitto da quasi due anni, potrà uscire dal carcere.

“Pochi muniti fa, è giunta la notizia che Patrick Zaki sarà scarcerato, anche se la vicenda giudiziaria e la sua assoluzione restano un capitolo aperto. È comunque un primo passo importante di cui gioire, anche se non dobbiamo abbassare il livello di attenzione  – ha aggiunto poi il presidente a margine dei lavori –. Penso che la mobilitazione di ciascuno di noi, delle istituzioni tutte, abbia contribuito a velocizzare una situazione che era davvero diventata insostenibile per un paese civile”.

Mazzeo si dice “contento che ognuno nel suo piccolo abbia fatto la sua parte come centinaia di migliaia di cittadini nel nostro Paese” ed esprime “la speranza che Zaki possa presto rientrare in Italia, da uomo libero, per completare i suoi studi”.