Vendita Wass, appello di Giani al governo: “A rischio almeno 350 posti di lavoro”

Il presidente: “Come Regione ci confronteremo con le organizzazioni sindacali”
“Come Regione chiediamo al governo italiano la massima attenzione nel seguire la vicenda della vendita della Wass di Livorno a un consorzio franco-tedesco: sappiamo che esiste una proposta alternativa da parte di un altro gruppo italiano a controllo pubblico, e invitiamo il governo a valutare anche l’esercizio del golden power”.
Queste le parole di Eugenio Giani, che associa la Regione al Comune di Livorno nella forte preoccupazione a seguito delle notizie stampa sulla messa in vendita da parte di Leonardo della ex Oto Melara (La Spezia) e della Wass (Livorno) a un consorzio franco-tedesco. “Significherebbe la cessione di un altro pezzo dell’industria nazionale, in questo caso della difesa – osserva il presidente -: rischiamo di perdere know how e posti di lavoro, nella misura in cui sappiamo che soggetti esteri potrebbero capitalizzare prodotti e know how e poi lasciare un problema occupazionale sul territorio”.
“Come Regione – continua – ci confronteremo con le organizzazioni sindacali,perché i lavoratori rappresentati non possono essere certo lasciati in situazione di insicurezza. Parliamo di almeno 350 posti di lavoro diretti e circa 50 di indiretti”. Il presidente ricorda come le sinergie con le attività di Wass vadano oltre il solo ambito dell’industria della difesa, estendendosi anche a livello civile con la produzione di droni marini, già oggetto anche di finanziamenti regionali: “Un motivo in più per avere chiarezza a garanzie sulla continuità dell’attività e sulla preservazione del know how sviluppato in Toscana e ovviamente la tutela occupazionale”.