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Autorizzazioni e vigilanza sul trasporto sanitario, parere positivo in commissione al regolamento

28 ottobre 2021 | 17:15
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Autorizzazioni e vigilanza sul trasporto sanitario, parere positivo in commissione al regolamento

Sono stati ascoltati alcuni dei sindaci dei Comuni in cui sono presenti strutture della Serinper

Parere positivo al regolamento della disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sulle attività di trasporto sanitario. Lo ha fornito la commissione danità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), nella seduta odierna. Il parere è stato dato con il voto favorevole di tutti i commissari, eccetto quello di Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) che si è astenuto.

Nella seduta scorsa erano state svolte le audizioni delle associazioni di volontariato per ascoltare suggerimenti ed esigenze, ed era arrivata la richiesta di vedersi concesso un periodo di tempo ragionevole per adeguarsi ad alcune delle nuove disposizioni.

Il parere favorevole è dunque stato fornito accompagnandolo con la raccomandazione che venga previsto un periodo transitorio per permettere alle associazioni di ottemperare alla richiesta che i mezzi di soccorso non abbiano più di dieci anni di vita o abbiano percorso più di 250 mila chilometri. È stato anche espresso l’invito a porre particolare attenzione alla questione dell’idoneità psicofisica dei soccorritori e della sanificazione dei mezzi di soccorso.

La commissione ha inoltre effettuato un’ultima tornata di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema di accreditamento, convenzionamento e controlli delle strutture di assistenza di minori e famiglie in difficoltà,disposta a seguito della vicenda della cooperativa Serinper.Sono stati ascoltati alcuni dei sindaci dei Comuni in cui sono presenti strutture della Serinper, per avere, come ha spiegato il presidente Sostegni, non solo il quadro della situazione ma anche “spunti e suggerimenti su come modificare normativa e organizzazione, per impedire che si ripetano fatti come quelli accaduti. Da parte dei comuni di Massarosa e Villafranca in Lunigiana, dove erano presenti in tutto tre strutture adesso chiuse, è arrivata la richiesta di maggiori controlli e protocolli di inserimento più rigorosi.