Sostegno al recupero delle colture arboree abbandonate, ok in consiglio regionale alla proposta di risoluzione

Un impegno dall’aula per “attivare specifiche misure” anche per “contribuire a contrastare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico”
Unanimità in aula sulla proposta di risoluzione per “sostegno al recupero delle colture arboree abbandonate nelle aree interne e rurali della Toscana, con particolare riferimento all’olivicoltura e agli alberi da frutto”, illustrata da Marco Niccolai (Pd), presidente della commissione aree interne, specificando come il tema non riguardi solo la montagna, ma anche le zone collinari. Come spiegato dal presidente, la risoluzione nasce da una serie di confronti e riflessioni all’interno della commissione e prende in considerazione alcune esperienze nella zona del Montalbano.
La risoluzione impegna la giunta regionale “ad attivare specifiche misure volte a recuperare e valorizzare le colture arboree pluriennali e permanenti abbandonate, a partire dal patrimonio olivicolo toscano e dagli alberi da frutto, tenendo conto dei tempi necessari per rimettere in produzione tali colture in abbandono”. Questo, “al fine di difendere il paesaggio agronomico tradizionale toscano, nonché contribuire a contrastare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico, con particolare attenzione alle aree interne, rurali e montane. A definire idonee procedure di identificazione di tali aree in stato di abbandono, al fine di ottenere un accurato monitoraggio del patrimonio agricolo toscano sul quale è necessario intervenire prioritariamente”. Le misure dovranno essere attuate “tenendo conto delle risorse comunitarie destinate allo sviluppo rurale presenti nello stesso programma di sviluppo rurale o nel Pnrr”, ha ricordato Niccolai.
Un ringraziamento al presidente e al lavoro della commissione aree interne, nel corso del dibattito in aula, è stato espresso da tutti i consiglieri intervenuti: Luciana Bartolini (Lega), Irene Galletti (M5S), Elisa Tozzi (Lega), Cristiano Benucci (Pd). In merito alla necessità di censire i terreni incolti, Bartolini ha sottolineato come si debba intervenire per far sì che i Comuni rispondano per poter aggiornare la Banca della terra; Galletti ha chiesto invece di valutare come sta funzionando il progetto banca della terra, nonché di poter mappare anche i muretti a secco. Tozzi ha invitato ad accompagnare il tema della risoluzione con una politica capace di rispondere ai bisogni degli imprenditori agricoli. Benucci ha sottolineato come questa risoluzione sia punto di partenza: il processo di abbandono è in costante aumento e occorre porvi rimedio.