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Agricoltura, presto le autorizzazioni in Toscana per altri 600 ettari di vigneti per uva da vino

24 settembre 2021 | 18:00
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Agricoltura, presto le autorizzazioni in Toscana per altri 600 ettari di vigneti per uva da vino

Ne hanno fatto richiesta alla Regione 895 aziende

In dirittura d’arrivo il provvedimento della Regione con il quale viene approvato l’elenco delle aziende toscane beneficiarie delle autorizzazioni per nuovi impianti di vignetiper uva da vino, con validità di tre anni a decorrere dalla data di approvazione dell’atto.

Le nuove autorizzazioni per impianti viticoli vengono concesse alle 895 aziende che ne hanno fatto richiesta e consentiranno di impiantare un totale di 600 ettari (la quota destinata alla Toscana dal ministero dell’agricoltura, a fronte di una richiesta totale di oltre 4500 ettari), corrispondenti all’1% dell’intera superficie toscana investita a vigneti.

“Si tratta di un provvedimento molto atteso dai viticoltori toscani – ha ricordato la vicepresidente ed assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – per il quale avevamo più volte sollecitato il ministero alla definizione delle procedure preliminari, affinché i nostri viticoltori non perdessero la stagione propizia per effettuare i lavori di preparazione del terreno, l’approvvigionamento delle barbatelle e di quant’altro necessario alla buona realizzazione delle nuove superfici vitate”.

Le aziende a cui sono state concesse autorizzazioni per superfici inferiori al 50 per ceno di quanto richiesto potranno rinunciare all’autorizzazione tramite il sistema informatico di Agea entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di concessione sulbollettino regionale (Burt). A partire da quella data Artea provvederà a registrare sul registro telematico le autorizzazioni concesse a ciascuna impresa, al netto delle eventuali rinunce.

Si ricorda infine che le autorizzazioni per nuovo impianto non usufruiscono del contributo nell’ambito della misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti come previsto dall’art. 46 del regolamento (Ue) numero 1308/2013.