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Regione Toscana, via libera al bilancio 2020

27 luglio 2021 | 20:19
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Regione Toscana, via libera al bilancio 2020

Un avanzo di quasi due milioni di euro

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 23 voti favorevoli e 16 contrari, il rendiconto generale per l’anno finanziario 2020. Respinti, invece, cinque ordini del giorno collegati presentati dal gruppo della Lega, illustrati in Aula dalla consigliera Elisa Tozzi e da Marco Casucci e riferiti al disavanzo di amministrazione, ai derivati finanziari, alle società partecipate direttamente dalla regione, alle entrate tributarie e all’indebitamento regionale.

Il saldo del rendiconto finanziario è di 97,2 milioni di euro. L’avanzo vincolato 1 milione e 764,7 mila euro (risorse di natura vincolata accertate o riscosse e non impegnate al 31 dicembre 2020).

L’esercizio 2020 si chiude con un disavanzo di amministrazione pari a 1 milione e 668,8 mila euro.

Il risultato di amministrazione ha registrato un miglioramento costante rispetto agli esercizi finanziari precedenti.

Nel 2020 sono state approvate tre leggi di variazione al Bilancio di previsione 2020-2022 e 27 atti amministrativi (variazioni al bilancio finanziario gestionale di competenza della Giunta regionale).

Da segnalare che tra le variazioni, rispetto alle previsioni iniziali, vi sono 184,8 milioni di risorse statali ai sensi del decreto legge 34/2020, per l’attuazione di misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19; 132,8 milioni di euro previsti dallo stesso decreto per il ristoro della perdita di gettito tributario 2020, riconducibile alla crisi socio-sanitaria in corso; l’integrazione degli investimenti regionali in ambito sanitario, tra i quali il potenziamento delle terapie intensive per 12,1 milioni di euro.

Nel 2020 l’accertato dell’attività di contrasto all’evasione fiscale è stato pari a 112,1 milioni di euro, tra i quali 13,3 milioni di tasse automobilistiche, 28 milioni di Irap,  2,3 milioni di addizionale regionale Irpef.

I trasferimenti statali non sanitari ammontano a 164,9 milioni di euro (36,1 quali quote di cofinanziamento statale della programmazione europea e 128,7 da altri trasferimenti).

Sul fronte della spesa la capacità di impegno, rispetto agli stanziamenti di competenza nel 2020, si conferma in una percentuale superiore al 90 per cento, mentre la capacità di spesa resta invariata al 92,7 per cento.

I residui passivi – al netto delle contabilità speciali e del fondo di garanzia interregionale – ammontano a 2404 milioni, in miglioramento rispetto ai 2470,3 dell’esercizio 2019.

L’indebitamento complessivo, al 31 dicembre 2020, è pari a 1914,6 milioni, di cui 1902,9 per debito contratto con oneri a proprio carico, che rappresenta – in rapporto al Pil 2019 – circa l’1,6 per cento, mentre il debito regionale rappresenta – sempre in rapporto al Pil 2019 – lo 0,1 per cento.

“Il Rendiconto generale per l’anno finanziario 2020 è una miniera preziosa di dati utili, per misurare l’efficacia e l’efficienza dell’amministrazione nel suo complesso, accanto al contributo della Corte dei Conti”. Così ha esordito il vicepresidente della commissione Controllo, Andrea Pieroni (Pd), nel presentare in Aula – come da prassi – il Rendiconto generale. E riprendendo parti del giudizio di parifica della Corte, il consigliere ha sottolineato quanto il documento rispecchi la difficile situazione di emergenza sanitaria ed economica, che ha sottoposto a “stress” la finanza regionale, “in un difficile contesto che la Regione ha saputo governare”, ha affermato, accennando al periodo segnato dalla pandemia, ma anche dalla scadenza elettorale, per parlare di “buono stato di salute del bilancio regionale, con un saldo finanziario di 97,2 milioni di euro”.

E continuando ad elencare le altre voci – dal disavanzo di amministrazione all’indebitamento, dalla pressione fiscale lasciata inalterata dal 2013 alla gestione del personale, dall’indebitamento pro capite al di sotto della media delle regioni italiane alla premialità che la Toscana ha ottenuto sul fronte del trasporto pubblico locale – Pieroni ha anche parlato di criticità; in particolare la difficoltà di realizzare una programmazione adeguata in ambito sanitario e la perdita sulle partecipate, soprattutto per quanto riguarda Fidi Toscana e le Terme d Montecatini, “su cui la Giunta Giani ha preso l’impegno di intervenire”.

Pieroni ha quindi chiuso il proprio intervento ringraziando il presidente della commissione Controllo, Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), per il lavoro approfondito nei tempi dati, auspicando di poter procedere con una tempistica più adeguata e con un confronto con la Giunta regionale.

A queste parole ha fatto eco l’intervento dello stesso Capecchi, che ha usato termini meno edulcorati: “Non è possibile mettere la Controllo a lavorare in queste condizioni, con i materiali che arrivano tardi e con un mancato confronto con la Giunta regionale”, ha affermato, ribadendo il ruolo della Controllo, chiamata proprio ad esercitare funzioni referenti sui Rendiconti di Giunta e Consiglio: “meriteremo un’attenzione ben diversa”.

“Non si può navigare a vista – ha affermato – c’è bisogno di una programmazione chiara e di strumenti di valutazione adeguati, con una Regione che si sta attrezzando a concorrere ai fondi comunitari, sui quali spero saremo chiamati a confrontarci in un clima diverso e con tempistiche differenti: chiediamo solo di poter svolgere appieno il nostro compito”, ha concluso Capecchi, annunciando il voto contrario sul Rendiconto, da parte di Fratelli d’Italia.

“Mi sono approcciata con molta umiltà a leggere un bilancio di 13 miliardi di euro ed ho apprezzato il serio e approfondito lavoro del presidente Capecchi, nonostante le difficoltà dei documenti arrivati all’ultimo momento”, così Silvia Noferi (Movimento 5 stelle), mettendo in dubbio che le 143 pagine del giudizio di parifica da lei lette con attenzione, non siano le stesse di quelle evidenziate dal vicepresidente Pieroni, nella relazione all’aula. Secondo la consigliera, “non possiamo cullarci sul saldo di bilancio, ma occorre valutare attentamente tutti i campanelli d’allarme rilevati nel giudizio di parifica”. Tra questi in primis la mancata programmazione in ambito sanitario, ma anche l’utilizzo del Fondo di riserva non del tutto in linea con la normativa in materia, o il bilancio non in grado di integrarsi con gli obiettivi del Defr.

“E’ stato fatto un lavoro prezioso e importante nella commissione Controllo – ha detto Elisa Tozzi (Lega)Dietro ogni atto di natura tecnica c’è la sostanza politica e il rendiconto è l’atto che fa da specchio ad un anno difficile”. “La Giunta ha considerato le commissioni e il Consiglio non un baluardo per il confronto ma un passaggio meramente formale se non fastidioso da liquidare il prima possibile”. Nel merito delle questioni Tozzi evidenzia che la “fotografia fatta dai magistrati contabili è meritevole di attenzione” e “sicuramente quella del disavanzo strutturale che ci portiamo dietro e che ci impone di continuare a monitorare quantomeno la sostenibilità delle spese già programmate anche perché le risorse disponibili sono minori vista la contingenza pandemica”. La consigliera ha posto l’attenzione sul fatto che il “disavanzo negativo evidenzia come molte delle risorse siano state usate negli anni pregressi per finalità diverse rispetto alla destinazione originale”. “Meritevole d’attenzione” poi, “il risultato dell’indebitamento in aumento”, il “settore sanitario dove il debito esternalizzato fa gravare il debito sui singoli enti sanitari” ed è proprio la “questione sanitaria che deve tener accesi i fari dove si dice che alla luce dei maggiori trasferimenti dello Stato per far fronte a situazione pandemica, il settore sanitario è quello che presenta più criticità perché manca di pianificazione”. Per Tozzi è “l’assenza di programmazione il vero male della politica moderna”, “abbiamo gestito quei 7 milioni di fondo sanitario assegnati alla Toscana, in assenza di programmazione”. La consigliera ha affrontato la questione dei “derivati sottoscritti nel 2020” foriere di perdite per circa 174 milioni di euro” e sulla “censura riguardo ai debiti fuori bilancio accettati per 2milioni di euro”. Tozzi ha rilevato: “non comprendiamo perché i 101 milioni che la normativa statale destinava al sostegno delle attività economiche siano stati usati per ripianare i disavanzi del settore sanitario”. Ha evidenziato inoltre le criticità rilevate sulle società partecipate, come Toscana Strade, Fidi Toscana, e aggiunto: “si censurano operazioni come l’acquisizione Viola d’autore” e “si resta basiti difronte alla situazione critica dell’immobiliare macchina di Carrara”. “Sono responsabilità politiche gravi – ha concluso – e grave è che si cerchi di colmare le lacune con fughe in avanti. Si sprecano soldi pubblici senza una presa di coscienza”.

“Evidenziamo le luci di questo bilancio che è un bene pubblico –ha affermato Anna Paris (Pd) -. È un documento dal quale si evidenzia la sintesi di una gestione, il saldo finanziario del 2020 è positivo”.  “Altra grandezza finanziaria positiva è la cassa che sono tre anni che aumenta”, poi sul “deficit patrimoniale, abbiamo un patrimonio netto negativo ma che stiamo assorbendo”. E ancora – ha aggiunto – la “capacità di impegno della nostra Regione è del 90 per cento una delle migliori in Italia come la gestione dei fondi europei, sono stati superati per tutti i target di spesa pubblica”. “Un altro aspetto positivo il raggiungimento del target degli investimenti aggiuntivi che ha permesso di conseguire la premialità sul fondo del Trasporto pubblico locale per più di 43 milioni” e ancora sono diminuiti i residui passivi” e poi, “abbiamo ben  raggiunto il saldo obiettivo di finanza pubblica”. Paris ha affermato che il presidente della Corte dei Conti “ci ricorda che questo rendiconto rispecchia la difficile situazione di emergenza sanitaria ed economica che ha sottoposto a rilevante stress la finanza regionale, sottraendole ingenti risorse e imponendo interventi a tutela di persone, imprese e collettività”. Infine, Paris ha concluso: “ci sono criticità della gestione finanziaria ma non hanno immediata rilevanza, su queste ci chiedono di intervenire, monitoriamo e controlliamo”. “Non vedo nulla di stravolgente”.

In chiusura del dibattito il presidente Eugenio Giani ha dichiarato di “essere contento di questo rendiconto. Abbiamo un giudizio di parifica positivo senza nemmeno quelle riserve che si trasformavano in atti di diffida come a volte in passato”. “Sui rilievi mossi con forza dalla Corte dei conti, in alcuni casi siamo convergenti tra maggioranza ed opposizione come ad esempio sulle Terme Montecatini”, “abbiamo convenuto che per un bene come quello la partecipazione della Regione dovesse essere un elemento di solidità per il futuro”, “prima di andare ad una liquidazione dovevamo fare il possibile per aiutare quel territorio” e “dovevamo riuscire a reggere anche per le mancate entrate dell’aspetto termale a causa del Covid”. “E’ evidente – ha aggiunto – che la situazione finanziaria ci porta anche per la sanità ad una costante azione di vigilanza”. “Raccoglieremo le indicazioni della Corte dei Conti sui rilievi avanzati”.

Il presidente ha concluso motivando l’urgenza dell’approvazione della variazione di bilancio: “per far quadrare i conti sui prossimi impegni abbiamo la necessità di approvare questo atto, si tratta di finanziare interventi necessari”.