Una rete pubblica e più alfabetizzazione informativa: le proposte del Toscana Digital Summit

Il governatore Giani e l’assessore Ciuoffo: “Uno sforzo fondamentale per migliorare la nostra rete e una sfida decisiva per la Toscana”
Un percorso verso una più ampia connessione e una completa digitalizzazione, in un territorio che per un milione e mezzo di cittadini è composto da comuni con meno di 20mila abitanti. Per contrastare lo spopolamento, creare una rete pubblica, migliorare le competenze informatiche dei cittadini e della pubblica amministrazione. È questa la strada intrapresa dalla Toscana con il Toscana Digital Summit, l’evento in streaming di oggi (13 luglio) aperto dagli interventi del presidente della regione, Eugenio Giani e dell’assessore regionale ai sistemi informativi, Stefano Ciuoffo.
“E’ fondamentale – ha detto il presidente Giani – lo sforzo che stiamo compiendo per innovare la nostra rete digitale e per raggiungere una maggiore alfabetizzazione informatica. Basti pensare che la pandemia ha fatto sì che nel mondo gli accessi ad internet siano cresciuti del 25%. Per questo puntiamo ad utilizzare al meglio i finanziamenti che ci arriveranno dal Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, che per la Toscana significano 1 miliardo e 100 milioni nei prossimi sette anni, mentre dal fondo sociale europeo arriveranno nella nostra regione 900 milioni di euro. Noi pensiamo a garantire una aumentata connettività anche come fattore di contrasto dello spopolamento e di valorizzazione di una Toscana diffusa, che è quella che caratterizza le nostre comunità. Perciò è importante il contributo che in questa direzione può venire dal Toscana Digital Summit”.
Una sfida decisiva, come ha sottolineato anche l’assessore Stefano Ciuoffo che ha parlato del doppio impegno della regione: da un lato quello per un allargamento delle infrastrutture digitali, dall’altro migliorare le competenze in materia di cittadini, pubblica amministrazione e imprese.
“L’Italia – ha poi precisato – è il quart’ultimo paese europeo nei processi di innovazione digitale. E la Toscana è tra le più avanzate regioni italiane in questo campo. Ma a noi toscani non interessa essere i migliori degli ultimi. Puntiamo invece a dare sistematicità alla nostra azione e a farlo con interventi strutturali e garantendo un deciso cambio di passo. Molto – prosegue – è stato fatto per coprire con la rete i territori non serviti. Attraverso il nostro dialogo con Infratel e con Open Fiber abbiamo tempi certi per gli interventi di risoluzione dei problemi che ancor oggi esistono. Non possono essere i gestori a coprire le zone non servite. Serve una rete pubblica, che raggiunga le aree bianche, quelle a fallimento di mercato e le aree urbane non sufficientemente servite, così come quelle montane e i piccoli comuni. Siamo quindi impegnati a coprire lo spazio oggi non coperto dai gestori”.
Secondo Stefano Ciuoffo è inoltre necessario un grande lavoro di sviluppo delle competenze informatiche, a partire da quelle del sistema della pubblica amministrazione. “Basti pensare – ha concluso l’assessore – alla necessità di condividere i big data posseduti dal vasto sistema pubblico. Penso al settore sanitario, ma anche agli enti locali e a tutti gli organismi che fanno parte della galassia di quelli che alla regione sono in qualche modo collegati. Vogliamo poter permettere a tutti i cittadini della Toscana, indipendentemente da dove abitano, l’accesso a queste banche dati. E sono sicuro che, anche grazie ad iniziative come il Digital Summit, saremo in grado di segnare ancora più evidenti progressi in questa direzione”.