Due toscani nominati Cavalieri del Lavoro

Sono il presidente del Consorzio Vini Chianti Classico Giovanni Manetti e il presidente di Gsk Vaccines Rino Rappuoli

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato oggi i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro. Tra questi cui John Elkann, Philippe Donnet, Maria Cristina Piovesana e Luigi Gubitosi.

Due i nominati toscani: Giovanni Manetti nel settore vitivinicoli e Rino Rappuoli nel settore della ricerca e sviluppo dei prodotti farmaceutici.

Giovanni Manetti, classe 1963, è presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, diretto a tutelarne l’autenticità e a valorizzarne il marchio Gallo Nero, che contraddistingue le produzioni secondo disciplinare. Aderiscono al consorzio 515 produttori. Dal 1989 guida l’azienda di famiglia Fontodi, attiva nel settore vitivinicolo, oltre che nell’olivicoltura e nella zootecnia. Fin dal suo ingresso ne sviluppa le dimensioni e la produzione nel cuore del Chianti. Oggi l’azienda si estende su 200 ettari, di cui 92 destinati per il 95% alla coltivazione di Sangiovese. Produce annualmente circa 400mila bottiglie, commercializzate in oltre 70 paesi. L’azienda è biologicamente certificata e la vinificazione avviene in una cantina su livelli discendenti per il mantenimento dell’integrità delle uve. Occupa 35 dipendenti diretti.

Rino Rappuoli, classe 1952, è presidente e amministratore delegato di Gsk Vaccines, azienda del gruppo Glaxo attiva in Italia nella ricerca, sviluppo e produzione di vaccini. Scienziato di fama internazionale, ha guidato lo sviluppo del vaccino contro il meningococco B e C e quello contro la pertosse. Prima del suo ingresso in Gsk Vaccines ha ricoperto incarichi di responsabilità nel settore ricerca e sviluppo in diverse aziende farmaceutiche. Gsk Vaccines, con un centro ricerca e sviluppo a Siena e un polo produttivo a Rosia, occupa oltre 2mila collaboratori. Nel 2019 ha prodotto circa 47 milioni di dosi di vaccino, distribuite in 54 paesi. Attualmente, con Fondazione Toscana Life Sciences, Rappuoli è a capo della ricerca per lo sviluppo di anticorpi monoclonali per neutralizzare il Sars-CoV-2. Nel 2005 ha ricevuto la medaglia d’oro al merito della sanità pubblica.

“Voglio inviare le mie personali congratulazioni e quelle di tutto il consiglio regionale della Toscana che rappresento ai nuovi cavalieri del lavoro Giovanni Manetti e Rino Rappuoli. È particolarmente significativo che il capo dello Stato abbia voluto dare una onorificenza di così alto valore a due persone che rappresentano due aspetti essenziali della Toscana nel mondo. Da una parte la qualità dell’agricoltura e del nostro settore vitivinicolo che, anche grazie al Consorzio Chianti Classico Gallo Nero di cui Manetti è presidente, ha conquistato tutto il mondo caratterizzandosi per la cura e la qualità con cui tanti imprenditori realizzano un prodotto inimitabile. Dall’altra Rino Rappuoli è il simbolo di quella Toscana che, oltre alla tradizione, scommette sull’innovazione e mostra tutte le sue potenzialità anche nella scienza e nella ricerca. Sono entrambi, a mio avviso, il perfetto simbolo della Toscana e del Pegaso, con le zampe ben piantate nella terra dei propri valori, ma anche un paio d’ali per spiccare il volo verso il futuro”. Così il presidente dell’assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, appresa la notizia della nomina dei nuovi Cavalieri del Lavoro.

Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro compie quest’anno 120 anni. Viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.

La Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro riunisce tutti i Cavalieri del Lavoro, concorre con i suoi gruppi regionali alla segnalazione di candidature per il conferimento dell’onorificenza dell’ordine al “merito del lavoro”, ha il compito di illustrare le iniziative dei Cavalieri del Lavoro e di tenere alto il prestigio dell’ordine.