Strage dei Georgofili, in consiglio regionale un minuto di silenzio

Antonio Mazzeo: ” Firenze e la Toscana terranno accesa la luce del ricordo, doveroso per chi quella notte fu ucciso”
Un minuto di silenzio in apertura del Consiglio regionale in ricordo della strage de’ Georgofili e in memoria dell’ex consigliere regionale Nedo Poli.
“Un fatto drammatico avvenuto il 27 maggio 1993 a Firenze quando un ordigno montato su un furgone Fiat Fiorino bianco e composto di 250 chili di tritolo,T4, pentrite e nitroglicerina esplose in via de’ Georgofili, a pochi passi da piazza Signoria – le parole del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che ha aperto la seduta d’aula questa mattina (26 maggio), ricordando che “quella bomba mafiosa tolse la vita a Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina di nove anni e due mesi, lo studente di architettura Dario Capolicchio di Sarzana e provocò anche quarantuno feriti”.
“Oggi e domani e nei prossimi giorni – ha continuato Mazzeo – Firenze e la Toscana terranno accesa la luce del ricordo, doveroso per chi quella notte fu ucciso e per non dimenticare quanto forte e violento fu il tentativo della criminalità organizzata di sovvertire le regole della democrazia”.
Mazzeo ricorda l’impegno della Regione che è stata parte civile nei processi e che conserva nel suo centro di cultura legalità democratica gli atti di quei processi, donati dall’associazione, 35 faldoni, assieme a tanti altri documenti sulla storia del terrorismo e delle stragi nell’Italia del Dopoguerra.
“Dobbiamo ribadire con forza che la lotta alle mafie deve vederci tutti uniti – ha detto – senza se e senza ma e senza divisioni”.
Il secondo ricordo, su segnalazione della consigliera Elisa Montamagni, va all’ex consigliere regionale Nedo Poli, morto il 19 maggio a 72 anni, era di Careglia, era stato sindaco del comune della Medievalle ed eletto nel 2008 come deputato.
“Con Poli se ne va un pezzo della storia politica di Lucca e di tutta la Toscana – ha affermato Mazzo – una politica, costruita di rapporti sul territorio, fatta di relazioni costanti con gli elettori e sempre pronta e attenta verso la comunità che ha rappresentato”.
Dal presidente e da tutta l’assemblea vicinanza e cordoglio alla moglie, la figlia e al partito di appartenenza di Poli, l’Udc.