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Bilancio e Next Generation Eu, il punto sulla Toscana: “Nelle casse regionali 217 milioni in meno”

4 maggio 2021 | 17:53
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Bilancio e Next Generation Eu, il punto sulla Toscana: “Nelle casse regionali 217 milioni in meno”
Bilancio e Next Generation Eu, il punto sulla Toscana: “Nelle casse regionali 217 milioni in meno”
Bilancio e Next Generation Eu, il punto sulla Toscana: “Nelle casse regionali 217 milioni in meno”

Il direttore di programmazione e bilancio della giunta: “Il 2020 è stato un anno difficile. A rischio non solo il pareggio di bilancio ma anche la gestione delle funzioni fondamentali”

“Vedo più difficoltà nella spesa corrente, che non nella spesa per investimenti”. Così Paolo Giacomelli, direttore di programmazione e bilancio della giunta regionale, ha sintetizzato la situazione economica nel corso di un’audizione in commissione affari istituzionali, presieduta dall’esponente del Partito democratico Giacomo Bugliani.

“Il 2020 è stato un anno difficile per compensare il calo verticale delle entrate tributarie, che può mettere a rischio non solo il pareggio di bilancio, ma anche la gestione delle funzioni fondamentali – ha affermato il direttore Giacomelli -. E’ stato istituito a livello nazionale un fondo di compensazione, ma le minori entrate tributarie stimate sono in Toscana circa 217 milioni di euro, a fronte del fondo compensativo di 160 milioni di euro, con un differenziale di circa 57 milioni di euro che per adesso restano nei numeri del bilancio regionale”.

“Complessivamente la spesa corrente, escludendo la spesa sanitaria (che incide per circa l’80%), vale circa un miliardo e 200 milioni, di cui il trasporto pubblico locale  assorbe 660 milioni di euro (430 con finanziamenti dallo Stato e 230 da risorse proprie), le spese di funzionamento 400 milioni di euro (196 per il personale), il servizio del debito 150 milioni di euro tra quota interessi e quota capitale – ha spiegato Giacomelli – su una spesa di investimento di circa 700 milioni di euro, circa l’80% viene trasferito agli enti locali”.

Sul versante degli investimenti il consigliere Gianni Anselmi ha fatto invece il punto sul programma Next Generation Italia. “Si tratta di un pacchetto che, insieme al Piano nazionale di ripresa e resilienza di 191,5 miliardi, prevede atri 13 miliardi del fondo comunitario React Eu e una programmazione complementare che vale 30,64 miliardi di euro e non è soggetta ai tempi del piano (il 2022 per l’impegno dell’70% delle risorse e il 2023 per il restante 30% e la fine dei lavori) – ha spiegato Anselmi -. Sono sei le missioni, che caratterizzano il Pnrr: digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture e mobilità sostenibile, ricerca, inclusione sociale, salute.

“Parliamo del mondo che viene dopo la pandemia – ha osservato Anselmi –. Mentre vacciniamo, dobbiamo immaginare come mettiamo i nostri territori nelle condizioni di partecipare alla ripresa. In questa prospettiva digitalizzare la pubblica amministrazione vuol dire dare i dati una sola volta e non più volte ad amministrazioni diverse, utilizzare i cloud, introdurre gli sportelli unici. Con i progetti delle singole missioni potrà essere digitalizzato anche il patrimonio culturale e si apriranno nuove opportunità per i piccoli borghi, per l’innovazione in agricoltura, per il dissesto idrogeologico, le risorse idriche, le infrastrutture sportive nella scuola, il contrasto all’abbandono  scolastico, i servizi sociali e sanitari nelle aree marginali. Penso serva un presidio tecnico per gestire tutto questo, affiancato da un presidio politico. Occorre anche una programmazione negoziata, per fare accordi di programma finalizzati ai singoli progetti. Il Piano regionale di sviluppo sarà lo strumento di integrazione. Le prossime settimane saranno decisive”.