Segregata in casa nell’aretino perchè ama un ragazzo di fede diversa, la solidarietà del consiglio regionale

Il consiglio regionale della Toscana approva una risoluzione presentata
Solidarietà alla ragazza segregata in casa dalla famiglia nell’aretino.Il consiglio regionale della Toscana approva una risoluzione presentata a firma dei capigruppo Elisa Montemagni (Lega, prima firmataria), Francesco Torselli (Fratelli d’Italia), Marco Stella (Forza Italia), Irene Galletti (Movimento 5 stelle), Vincenzo Ceccarelli (Pd) e dai consiglieri Marco Casucci (Lega) e Lucia De Robertis (Pd).
La giovane è stata vittima di segregazione e minacce perpetrate dalla famiglia, che non accettava la sua relazione con un ragazzo di fede religiosa diversa.
La giunta è chiamata“a promuovere iniziative di sostegno e aiuto nei confronti della giovane e di tutte le vittime di discriminazioni fondate sul credo religioso”. Le iniziative dovranno essere promosse “per il tramite del servizio pubblico e dell’associazionismo”.
“I genitori della ragazza di origine pakistana – si legge nel testo della mozione – non volevano che frequentasse il fidanzato a causa della diversa fede religiosa: lei musulmana, lui induista”.
“Nessuno – si spiega nell’atto – può sentirsi in pericolo ad esprimere i propri sentimenti, né essere segregato e minacciato in base al credo religioso della persona che ama La libertà religiosa, si ricorda, è garantita nel nostro Paese dall’articolo 19 della Costituzione”.