Anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo alla commemorazione delle 140 vittime del Moby Prince

Sarà presente per assistere alla deposizione del cuscino di rose del presidente della Repubblica, alla lettura dei nomi delle vittime e al lancio di rose in mare

Anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo sarà presente, oggi (10 aprile) a Livorno, per partecipare alla commemorazione delle 140 vittime della strage del Moby Prince a Livorno, avvenuta trent’anni fa.

Mazzeo, alle 17 sarà all’Andana degli Anelli, per assistere alla deposizione del cuscino di rose del presidente della Repubblica, alla lettura dei nomi delle vittime e al lancio di rose in mare. Subito dopo, alle 18, sarà invece presente al teatro Goldoni, per la consegna della Livornina d’Oro alla Associazione 140 Moby Prince.

“La mia presenza è a significare -spiega il presidente Mazzeo – la vicinanza e la partecipazione di tutte le toscane e i toscani, attraverso la propria assemblea legislativa, al dolore e alla richiesta di verità che sorge non solo dai familiari delle 140 vittime, ma da tutta la comunità della città di Livorno”.

“Ricerca della verità e coltivazione della memoria sono infatti le due ragioni – ricorda Mazzeo – che hanno portato il consiglio regionale, assieme alla giunta regionale, a istituire l’Armadio della Memoria alla biblioteca Pietro Leopoldo del Consiglio regionale della Toscana. In quella stanza, dove sono custoditi i ricordi e conservati i materiali di alcuni fra gli eventi più drammatici che hanno colpito la nostra regione, tra i quali oltre alla strage del Moby Prince anche la strage ferroviaria di Viareggio e della Costa Concordia martedì il consiglio regionale porrà una targa commemorativa proprio per ricordare le vittime del Moby Prince”.

“È un gesto per ricordare ancora una volta, da parte del consiglio regionale, che la volontà di verità e di giustizia che chiede tutta la comunità di Livorno è sostenuta da tutta la Toscana – conclude Mazzeo -. Proprio per questo motivo, metterò a disposizione della nuova commissione d’inchiesta, recentemente istituita dalla camera dei deputati, tutto il nostro archivio, nella speranza che si possa trovare la verità su quanto accaduto 30 anni fa, ma anche per rafforzare ulteriormente il ricordo di una strage che nessuno di noi mai dovrà dimenticare e per trarne insegnamento a vantaggio delle generazioni future, affinché ciò che hanno dovuto subire le 140 vittime del Moby Prince, i loro familiari e la città di Livorno non si ripeta mai più per nessuno”.

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