Sostegno alle aree interne, il Consiglio regionale approva la risoluzione ma respinge gli emendamenti Fdi

Il consigliere Puppa (Pd): “Attenzione massima all’agricoltura e al settore forestale dei territori montani”
Maggiore attenzione alle aree interne, quindi prima di tutto lavoro e sviluppo, ma anche politiche attive tese a valorizzarne e sostenerne il potenziale ancora inespresso. Sono questi gli obiettivi di fondo alla base di una risoluzione approvata oggi (23 marzo) all’unanimità dal Consiglio regionale su proposta della commissione aree interne.
“Abbiamo messo al centro, tra i principali obiettivi di questa legislatura, quello di una Toscana più coesa, e l’istituzione di una Commissione apposita per la tutela e la valorizzazione delle aree interne va in questa direzione, un fatto di sicuro interesse per una provincia come Lucca – spiega il consigliere regionale Pd Mario Puppa, componente della commissione -. Nella risoluzione approvata ci sono richieste e impegni precisi che chiediamo al Governo e alla Giunta regionale con l’obiettivo di riprendere e potenziare politiche in grado di investire sulla promozione e sulla tutela della ricchezza del territorio e delle comunità locali, a partire dall’agricoltura e dalla forestazione. A questo proposito voglio sottolineare la richiesta di introdurre nel Programma di Sviluppo Rurale, a partire dall’anticipazione 2021-2022, un aumento delle risorse per il settore forestale, per il sostegno ai giovani agricoltori, per le aziende agricole che operano in zone montane. Come pure la piena attuazione delle misure per le progettualità dei comuni montani e con alti indicatori di disagio e la lotta al divario digitale con la diffusione capillare in tutto il territorio regionale della connessione veloce”.
Nella risoluzione, infine, vengono chieste misure specifiche di ristoro per le imprese del “sistema neve” sottoposte all’interruzione delle attività dalle misure di contenimento alla pandemia decise a livello nazionale e di prevedere ulteriori risorse, rispetto alla somma iniziale di 2,2 milioni di euro già stanziata dal Governo, per far fronte ai danni provocati per gli eventi meteorologici. L’introduzione nel Programma di sviluppo rurale, a partire dall’anticipazione 2021-2022, un aumento delle risorse per il settore forestale, per il sostegno ai giovani agricoltori, per le aziende agricole che operano in zone montane. La piena attuazione delle misure per le progettualità dei comuni montani e con alti indicatori di disagio e la lotta al divario digitale con la diffusione capillare in tutto il territorio regionale della connessione veloce.
Il presidente della commissione aree interne Niccolai non ha invece accettato gli emendamenti alla proposta di risoluzione presentati dal xonsigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Pietrucci.
“Solo tante chiacchiere per la montagna – ha commentato Pietrucci -. Ad oggi la Regione Toscana non ha stanziato neppure un euro per le attività montane. Grave quanto accaduto oggi in Consiglio regionale, dove il presidente della commissione aree interne, Niccolai, non ha accettato i nostri emendamenti ad una proposta di risoluzione. Eppure proponevamo aiuti importanti. Avevamo proposto che la Regione sospendesse o rimborsasse i canoni di concessione, per gli anni 2020 e 2021, per gli impianti di risalita e le piste da sci. Le disposizioni di legge, causa pandemia, hanno di fatto impedito l’apertura di piste e impianti di risalita. Ci sembra assurdo che la pubblica amministrazione chieda il pagamento di un canone oneroso per l’esercizio di un’attività che però, allo stesso tempo, la stessa pubblica amministrazione vieta”.
““Le chiusure e la crisi hanno danneggiato oltremodo gli operatori del settore del turismo invernale, dagli alberghi agli esercizi commerciali, mettendo a rischio la possibilità di sopravvivenza di queste attività fondamentali per il tessuto socio-economico della montagna – conclude Petrucci -. Molte regioni italiane hanno previsto fondi a sostegno di tali attività, che hanno consentito opere di ammodernamento e potenziamento. Anche la Regione Toscana, a nostro avviso, deve prevedere urgenti risorse a favore delle strutture ricettive e degli esercizi commerciali dei comuni con stazioni sciistiche. Richieste di buon senso, concrete e fattibili ma che incredibilmente non sono state nemmeno accettate”.