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La Toscana è al primo posto per percentuale di famiglie con un finanziamento attivo

16 marzo 2021 | 12:06
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La Toscana è al primo posto per percentuale di famiglie con un finanziamento attivo

E’ quanto emerge dallo studio di Mister Credit, l’area di Crif che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori

Nonostante l’emergenza sanitaria resta comunque elevata la sostenibilità finanziaria dei nuclei familiari e la Toscana è al primo posto per percentuale di famiglie con un finanziamento attivo. E’ quanto emerge dallo studio di Mister Credit, l’area di Crif che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori.

In regione cresce infatti al 47,6% la percentuale di popolazione con crediti attivi (+1,7% rispetto al 2019), mentre l’esposizione media ammonta a 36.358 per una rata media mensile di 387 euro. Questo pone la Toscana prima assoluta a livello nazionale per platea di consumatori che ricorrono al credito.

Graduatoria Crif indebitamento famiglie 2020

Per quanto riguarda la distribuzione delle tipologie di contratti di credito, l’incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie è più alta rispetto alla media nazionale (21%), con un peso pari al 22,4% sul totale. I prestiti personali, invece, rappresentano il 28% del totale dei contratti di credito attivi, un dato molto inferiore alla media nazionale (31,2%), che colloca la Toscana al 20esimo e ultimo posto tra le regioni italiane in questa classifica, mentre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi spiegano il restante 49,6%.

Graduatoria Crif indebitamento famiglie 2020

A livello provinciale, Siena guida la classifica regionale per quanto riguarda i mutui, con una quota del 25,4%, Arezzo si distingue per l’incidenza dei prestiti personali con il 30,2%, mentre Massa Carrara ha il primato relativamente ai prestiti finalizzati, con il 52,2% sul totale dei contratti di credito attivi.

Dallo studio realizzato da MisterCredit Crif emerge anche che le regioni in cui i cittadini nel corso del 2020 hanno sostenuto la rata mensile più elevata sono state il Trentino-Alto Adige con 429 euro, la Lombardia con 366 euro e il Veneto con 366 euro. La Toscana si colloca al quinto posto, con una rata mensile pari a 338 euro, al di sopra della media nazionale (324 euro). Al riguardo va sottolineato come in tutte le regioni in vetta alla classifica i redditi delle famiglie risultino tra le più elevate, garantendo una elevata sostenibilità degli oneri finanziari. Nell’anno 2020 la rata media rimborsata ogni mese dalle famiglie toscane risulti in calo del -4,5% rispetto all’anno precedente. Entrando nel dettaglio provinciale spicca Prato, con una rata media mensile pari a 376 euro. Seguono Firenze e Siena, rispettivamente con 371 euro e 363 euro.

Graduatoria Crif indebitamento famiglie 2020

Anche per l’importo residuo che resta da rimborsare per estinguere i contratti in essere troviamo il Trentino-Alto Adige al primo posto del ranking nazionale, con 44.160 euro pro capite, mentre la Toscana, con 36.358 euro, si colloca al quinto posto con una flessione del -0,6% rispetto all’anno precedente. La provincia con l’esposizione residua più elevata risulta essere Firenze, con 42.889 euro, che la colloca al quinto posto assoluto nel ranking nazionale guidato da Bolzano con 52.986. Al contrario, quella che risulta meno esposta è Massa Carrara, con un indebitamento medio di 27.658 euro.

Nel 2020 complessivamente si registra quindi in Italia un lieve allargamento (+3,7% rispetto 2019) della platea dei cittadini che hanno un credito attivo, che arriva al 42,2% della popolazione maggiorenne, mentre la rata rimborsata a livello pro-capite ogni mese è stata pari a 324 euro (-3,8% rispetto 2019). Anche l’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere – è in calo (-1,2% rispetto 2019) a 32.231 euro in virtù del peso ancora rilevante dei mutui ipotecari, che continuano ad avere un’incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie italiane.

“L’Italia risulta tra i Paesi occidentali con i cittadini ancora meno propensi a ricorrere ad un finanziamento per sostenere i propri consumi e progetti di spesa e l’emergenza Covid-19 non ha invertito questo trend. Dall’ultimo aggiornamento della Mappa del credito è possibile trarre una fotografia aggiornata della dinamica in atto, che nel 2020 è stata profondamente condizionata dal diffondersi della pandemia, con le famiglie che hanno adottato un atteggiamento prudente cercando di ridurre quanto più possibile l’esposizione verso gli istituti di credito per far fronte a una situazione di incertezza sul fronte lavorativo e reddituale – illustra Beatrice Rubini, direttrice della linea Mister credit di Crif – Nel complesso, la platea di consumatori che hanno attivato un mutuo o un prestito è cresciuta ulteriormente, ma sempre ponendo grande attenzione alla sostenibilità degli impegni assunti, optando per rate mensili non troppo pesanti rispetto al reddito disponibile e piani di rimborso più lunghi. Questo ha consentito di tenere sotto controllo la rischiosità del comparto, con il tasso di default che si è mantenuto sostanzialmente stabile, seppur con un lieve rialzo registrato nell’ultima rilevazione, anche grazie alla moratoria varata dal Governo per la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti accesi”.