Si farà l’edizione nazionale delle opere di Ardengo Soffici

L’annuncio della studiosa Simonetta Bartolini alla presenza del direttore del museo intitolato all’artista di Poggio a Caiano, il lucchese Mauro Moriconi
Il ministero della cultura ha decretato di istituire l’edizione nazionale delle opere di Ardengo Soffici. L’artista, infatti, oltre che noto pittore è stato un grande scrittore.
La notizia è stata data venerdì (26 aprile) alle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano durante la serata inaugurale di PoggioTalks, la tre giorni ricca di appuntamenti promossa dall’associazione OperaOmnia e patrocinata dal Comune. L’annuncio l’ha dato Simonetta Bartolini, la massima esperta dell’artista adottivo di Poggio. La docente è figlia di Sigfrido Bartolini che fu allievo e amico di Soffici. Simonetta Bartolini è professoressa di letteratura italiana contemporanea all’università di studi internazionali di Roma.

Bartolini, venerdì sera insieme a Mauro Moriconi, il lucchese direttore del museo Soffici e del ‘900 italiano, ha parlato di Ardengo Soffici nell’appuntamento a lui dedicato. Ha spiegato che per l’edizione nazionale delle opere di Soffici (si inizierà dalla sua autobiografia) ci vorranno dai cinque agli otto anni. La commissione scientifica preposta all’edizione nazionale delle opere di Soffici è composta dalla stessa Bartolini, da Alessandro Campi professore di scienza politica all’università di Perugia, Gloria Manghetti, direttore del Gabinetto Vieusseux e presidente della fondazione Primo Conti di Fiesole, Giuseppe Luigi Parlato già professore di storia contemporanea alla libera università San Pio V di Roma e presidente della fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Mario Richter, già docente di letteratura francese all’università di Padova, Vincenzo Trione, preside della facoltà di arti, turismo e mercati della libera università di lingue e comunicazione Iulmdi Milano e presidente della fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
La notizia è stata accolta da un lungo applauso e dalla soddisfazione degli amministratori comunali presenti in sala. “L’opera omnia – sottolinea Bartolini – è un modo per rilanciare la figura di Ardengo Soffici”.