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Seicento anni di ritratti in mostra agli Uffizi

10 luglio 2023 | 15:00
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Seicento anni di ritratti in mostra agli Uffizi

Dal 1400 ad oggi, un viagglo lungo 255 opere. Tra dipinti, sculture, disegni e videoarte

Oltre mezzo millennio, seicento anni, di storia dell’arte riassunti in dodici sale inaugurate oggi alla Galleria degli Uffizi e dedicate agli autoritratti e ritratti di artisti, dal Quattrocento al Ventunesimo secolo, video artisti e fumettisti inclusi. Il museo fiorentino possiede la collezione più vasta, antica e importante al mondo (circa 2000, tra dipinti, sculture, e disegni) avviata nel 1600 dal cardinale Leopoldo dei Medici.

ritratti uffizi

Dopo oltre un secolo, gli autoritratti  vengono per la prima volta esposti all’interno del normale percorso di visita degli Uffizi. Dal 1973 al 2016 una parte di essi era stata installata nel Corridoio Vasariano, dove erano però visibili solo nell’ambito delle ristrette e saltuarie visite consentite in questo spazio, peraltro privo di climatizzazione.

Le sale del nuovo allestimento, al primo piano della Galleria, sono di colore rosa acceso, allusione alla veste del Cardinal Leopoldo (la sua statua, del grande scultore barocco Giovanni Battista Foggini, accoglie i visitatori nella prima stanza), e sono organizzate con criterio cronologico dal più antico ritratto, quello quattrocentesco dei pittori Gaddo, Agnolo e Taddeo Gaddi, fino all’ultima sala, con la scultura in ghisa di Antony Gormley, l’autoritratto su specchio di Michelangelo Pistoletto e quello realizzato con mattoncini di plastica da Ai Weiwei. Il percorso, che offre una selezione di oltre 250 opere, tra dipinti, sculture, installazioni e grafica, è l’occasione per incontrare una folta schiera di protagonisti della storia dell’arte: tra questi Andrea del Sarto, Federico Barocci, Luca Giordano, Rubens, Rembrandt, i grandi napoletani De Mura e Solimena, ma anche Francesco Hayez, Eugène Delacroix, Arnold Böcklin (l’autore della celeberrima Isola dei Morti), Giuseppe Pellizza da Volpedo, Elisabeth Chaplin, Adolfo Wildt, Marino Marini.

A ogni secolo, a ogni regione corrisponde un’attitudine: gli italiani più intimisti, i nordici fieri del loro mestiere e del loro status sociale, i francesi affogati nei pizzi e nelle grandi parrucche, le pittrici impegnate a rivendicare il loro talento senza rinunciare alle eleganze della moda. Accanto a Canova, il primo autoritratto di una scultrice, Anne Seymour Damer, che nel 1778 firma la propria effigie addirittura in caratteri greci, per affermare una cultura normalmente preclusa all’universo femminile. Anche il video artista Bill Viola è presente con una installazione acquatica che lo immortala immerso tra i flutti, così come affiora dall’acqua il volto concentrato di Fabrizio Plessi. È esposto anche, per la prima volta, l’autoritratto di uno street artist, il londinese Endless, che si raffigura insieme al duo Gilbert & George.

Generico luglio 2023

“Siamo grati alla famiglia Pritzker, generosissimi mecenati, che con la donazione di un milione e mezzo di euro ha permesso il restauro di molte opere e il nuovo allestimento. Esso precede, tra l’altro, la pubblicazione del catalogo sulla collezione, i cui due primi volumi usciranno entro l’anno”, il commento del direttore Eike Schmidt.

I fumettisti

Altra novità (ed unico caso tra i grandi musei internazionali), una sezione temporaneamente dedicata agli artisti del fumetto: grazie al progetto del ministero della Cultura “Fumetti nei musei” ed alla collaborazione avviata nel 2021 tra Gallerie e Lucca Comics & Games, oggi gli Uffizi possono offrire alla visione del pubblico, in due sale affrescate nell’Ottocento da Luigi Ademollo, gli autoritratti di 54 maestri italiani, tra i quali Milo Manara, Lorenzo Mattotti ed Altan, e quello del padre nobile dei comics statunitensi, Will Eisner. Nelle due sale dedicate alle opere su carta verranno esposti, a rotazione, anche fotografie, disegni antichi e moderni, incisioni, e nuovi acquisti di opere su carta, che per la sensibilità del materiale alla luce possono essere esposti solo per pochi mesi all’anno.

fumetti uffizi

Pittura lombarda del Cinquecento

Infine, un’ultima sorpresa: nell’occasione si inaugura anche un’ulteriore nuova sala, dedicata alla pittura lombarda del Cinquecento che ospita 11 dipinti, tra i quali il maestoso San Paolo di Giovanni Pietro Gnocchi e Pellegrino Tibaldi recentemente acquisito dal museo, la Leda e il cigno di Francesco Melzi, pupillo di Leonardo, lo splendido e altero Ritratto del cavaliere Pietro Secco Suardo di Giovanni Battista Moroni, la grande Madonna con Bambino tra Santa Marta e Santa Maria Maddalena di Girolamo Figino.