Galleria dell’Accademia, fino a domenica accesso solo con prenotazione

In via di risoluzione i problemi alla sala d’ingresso. Ma è polemica con gli Uffizi
La Galleria dell’Accademia di Firenze almeno fino a domenica prossima garantirà l’accesso solo a chi ha già prenotato la visita. Questo dopo i problemi di carattere tecnico che si sono verificati lunedì per la rottura di un tubo che ha anche danneggiato un metal detector.
“Ieri martedì 4 luglio, è stata garantita l’apertura a tutto il pubblico già prenotato, rispettando anche l’orario estivo serale fino alle 22, registrando a fine giornata la presenza di 9241 visitatori. Il personale del museo sta lavorando affinché questa condizione venga risolta definitivamente e si ripristini la normale vita della Galleria dell’Accademia quanto prima”, si legge in una nota della direttrice Cecilie Hollberg che chiama poi in causa l’attuale numero uno degli Uffizi Eike Schmidt: “La sala dell’ingresso è un’area il cui progetto di ristrutturazione e riallestimento era già stato preventivato con una gara nel 2019. Con la perdita dell’autonomia e l’annessione alle Gallerie degli Uffizi, la gara fu annullata dall’allora direttore. Al mio rientro nel 2020, i cantieri sono partiti, nonostante il lockdown. Come da cronoprogramma, i lavori che riguardavano questa zona e anche la facciata erano stati preventivati alla fine degli altri. E a febbraio, in conferenza stampa, ne abbiamo annunciato l’imminente avvio”.
Pronta la replica della direzione delle Gallerie degli Uffizi: “È assolutamente falso e destituito di ogni fondamento quanto dichiarato oggi in una nota dalla direttrice della Galleria dell’Accademia, secondo la quale, citando la nota stessa, la gara del ‘progetto di ristrutturazione e riallestimento della sala dell’ingresso del museo, già preventivata nel 2019, con la perdita dell’autonomia e l’annessione alle Gallerie degli Uffizi, fu annullata dall’allora direttore’. I soli provvedimenti respinti dalla direzione delle Gallerie Uffizi nell’agosto 2019 furono un affidamento per la comunicazione del marchio, che in maniera amministrativamente scorretta mescolava lavori e servizi, e un altro che prevedeva l’ingaggio di un musicista di Berlino per un cachet giudicato fuori mercato. Al contrario di quanto affermato dall’attuale direttrice della Galleria dell’Accademia, durante i sette mesi in cui il museo fu amministrato dalle Gallerie degli Uffizi, vennero preparati i progetti esecutivi di tutti i lavori di restauro delle sale del museo che negli anni successivi sono stati (per la maggior parte) realizzati”.