La protesta dei lavoratori dei musei

Proclamati due giorni di sciopero: “Garanzie occupazionali a rischio per 250 addetti”
Un presidio, sabato 17, e due giorni di sciopero, il 24 e 25. A proclamare la mobilitazione le lavoratrici e i lavoratori di Opera (impresa che gestisce i servizi museali di Firenze, tra cui Gallerie degli Uffizi, Musei Toscana e Opificio delle Pietre Dure) di Filcams Cgil e UilTucs al termine dell’assemblea odierna.
A preoccupare sindacati e lavoratori è il bando con cui sono stati messi a gara i servizi museali della città di Firenze lo scorso maggio. “Un bando che di fatto non garantisce né gli attuali livelli occupazionali, né il mantenimento delle condizioni lavorative e contrattuali”, dicono i sindacati. “Gli Uffizi sono un polmone decisivo per il giro di affari, la crescita e lo sviluppo di Firenze. Ci aspettiamo che le lavoratrici e i lavoratori di uno dei musei più visitati al mondo, che crea ricchezza sul territorio, non siano penalizzati. È inaccettabile che non siano garantiti i diritti e la dignità a chi da 25 anni svolge in modo impeccabile ed eccellente il proprio compito servizio della città e dei visitatori di tutto il mondo”.
Per questo i sindacati, come detto, hanno annunciato per sabato 17 un presidio davanti alla Galleria dalle 10.30 alle 12.30, con il coinvolgimento di tutti i musei gestiti da Opera, compresi i lavoratori esternalizzati. “Se col presidio non dovessero arrivare le risposte che lavoratrici e lavoratori si aspettano, la mobilitazione proseguirà con lo sciopero generale del 24 e 25 giugno di tutti i lavoratori interessati dalla gara cioè quelli di Uffizi, Pitti, polo museale regionale toscano, Opificio pietre dure”.