L’arte di Guido Ferroni protagonista a Palazzo Pitti

27 aprile 2023 | 17:00
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L’arte di Guido Ferroni protagonista a Palazzo Pitti

Da domani al 16 luglio la retrospettiva sul fondatore del gruppo del Novecento toscano.

Arriva a Palazzo Pitti la prima retrospettiva mai realizzata sul pittore Guido Ferroni (Siena 1888-Firenze 1979), esponente e fondatore del gruppo del Novecento toscano.

La mostra, aperta da domani al 16 luglio nella Sala del Fiorino, ricostruisce la vicenda artistica e umana di Ferroni nel contesto culturale del suo tempo, partendo dall’importante nucleo di opere della Galleria d’Arte Moderna: tra queste La giostra, tela suggestiva, evocatrice di uno scorcio urbano immerso in un’atmosfera soffusa di solitudine e distacco, secondo la linea metafisica di De Chirico e Sironi. Il dipinto, del 1920, incornicia la crisi esistenziale del nuovo secolo che fa sembrare estranei e inquietanti anche ambienti prima familiari. L’opera venne acquistata dalle Gallerie degli Uffizi lo stesso anno alla Esposizione Primaverile della Società di Belle Arti di Firenze, alla quale partecipavano tutti i maggiori esponenti delle avanguardie locali.

guido ferroni palazzo pitti

La selezione di opere mette in luce le principali fasi stilistiche di Ferroni, caratterizzate da un costante equilibro tra i due ruoli che l’autore assunse per tutta la sua vita: da una parte l’artista, a confronto con il vasto pensiero storico-critico del Novecento toscano; dall’altro il docente, impegnato nel costante e gravoso lavoro di formazione delle più giovani generazioni di artisti, a cui insegnò l’attitudine tecnica della tradizione figurativa toscana. I visitatori si immergeranno dapprima nelle opere dell’esordio impressionista, passando per influenze futuriste, fino ad approdare ai toni intimi della tradizione toscana e della metafisica.

guido ferroni palazzo pitti

“I dipinti e i disegni di Ferroni da un lato rivisitano grandi artisti del passato come Giotto e Masaccio, campioni della toscanità nel mondo, dall’altro si proiettano sulla scena dei più avanzati movimenti artistici in Europa. Il suo sguardo colpisce per l’elegante ritrosia, il rispetto per la gente ritratta, per quel profondo e nobilissimo senso storico che egli stesso definì etrusco”, il commento del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

guido ferroni palazzo pitti

Al progetto e realizzazione della mostra hanno collaborato il nipote del pittore, l’architetto Duccio Ferroni, che ha messo a disposizione documenti, opere d’arte, disegni, fotografie e oggetti appartenuti all’artista, e Loretta Cosi, vedova di Torello Cosi, uno dei più appassionati collezionisti di opere e documenti relativi all’intera attività del pittore. Saranno inoltre esposti numerosi e importanti prestiti delle collezioni della Città metropolitana di Milano, della Galleria d’arte moderna di Roma Capitale e della Pinacoteca comunale di Faenza.