Dalla scala segreta spuntano le pitture grottesche

Risalgono al 1500, portate alla luce durante i lavori a Palazzo Vecchio
Mentre erano impegnati nel recupero di una scala ‘segreta’, ancora inutilizzata, che dal Terrazzo di Saturno conduce fino al piano terra, sulla via dei Leoni, i restauratori hanno riportato alla luce le superfici decorate a ‘grottesche’ risalenti all’incirca agli anni di poco successivi alla metà del 1500, attribuibili all’artista Marco Marchetti da Faenza. La scoperta durante le operazioni di ‘descialbo’ delle volte e delle pareti, ovvero nella rimozione accurata di tutti gli strati coprenti l’intonaco antico.

I lavori di recupero della scala, a cura dei tecnici del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze, sono in corso da alcuni mesi. A questo intervento si aggiunge il restauro delle superfici decorate emerse, in seguito a saggi stratigrafici, durante la riqualificazione della ‘scala segreta’, e situate nelle voltine a botte delle rampe e nelle volte a crociera dei pianerottoli, e poi nel piano intermedio all’altezza degli uffici che attualmente ospitano l’avvocatura, nelle cui pareti e nel soffitto sono presenti ulteriori grottesche dipinte su legno e tela.

Al termine dei lavori la scala (che secondo quanto si evince da fonti e documenti era stata realizzata per fornire un percorso che consentisse a Eleonora di Toledo e a Cosimo de’ Medici di avere una via di fuga e di esodo in caso di necessità) sarà integrata nel sistema di esodo dal Palazzo, recuperando il suo carattere storico, per implementare la sicurezza degli uffici. Obiettivi, da un lato valorizzare alcuni ambienti finora utilizzati come spazi di servizio, dall’altro riportare alla luce le tracce della decorazione originaria, ridando vita in tutta la sua bellezza a un luogo nascosto che fa parte della storia più antica del palazzo. L’investimento complessivo è di circa 150mila euro.
