Maggio Musicale, il commissario taglia il costo dei biglietti

Al via sabato 22: riduzione fino al 50% sia per gli spettacoli lirici che sinfonici
Prezzi giù al Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Il commissario straordinario Onofrio Cutaia, illustrando il programma dell’85esima edizione, ha annunciato un significativo taglio – che in alcuni casi sfiora il 50% – sui costi dei biglietti, con i prezzi che oscilleranno da 20 a 70 euro per i concerti sinfonici in Sala Mehta, mentre per le rappresentazioni liriche in sala grande si va da 15 a 110 euro.
Dopo la chiusura della biglietteria proprio per permettere lo studio della sostenibilità della programmazione, il botteghino del Maggio riaprirà la vendita dei biglietti martedì 11, mentre entro sabato 8 saranno comunicate al pubblico, tutte le dinamiche della biglietteria e le modalità per gli eventuali ristori in seguito alla nuova politica dei prezzi e alla rimodulazione del programma artistico.
Nella programmazione lirica restano confermati i primi due titoli entrambi diretti da Zubin Mehta. Il Don Giovanni, di Mozart, opera inaugurale del Festival che dopo l’anteprima per gli Under 30 del 26 aprile va in scena dal 30 aprile al 12 maggio e l’atteso Otello, di Verdi. L’ultima opera del Festival, inizialmente individuata in Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner, è invece un altro dei titoli prediletti dal direttore principale del Maggio Daniele Gatti: Falstaff, di Giuseppe Verdi.
La programmazione sinfonica passa da 8 a 11 concerti: il maestro Gatti darà il via – sabato 22 aprile – con un concerto sinfonico con composizioni di Richard Wagner e Richard Strauss; altra importante tappa è quella del 10 maggio, giorno dedicato al progetto Viva Verdi messo in cartellone per contribuire all’acquisto da parte del ministero della Cultura di Villa Sant’Agata, la casa-museo di Giuseppe Verdi, e un fuori programma il 17 giugno, al Visarno Arena con l’Orchestra del Maggio impegnata con i leggendari The Who. Il Festival chiuderà i battenti il 13 luglio con i Carmina Burana di Carl Orff, sul podio Paolo Carignani e i solisti dell’Accademia del Maggio.