Settecento anni dalla morte di Dante, 100mila euro per gli eventi del consiglio regionale

Approvata in commissione cultura una proposta di legge per promuovere la conoscenza e lo studio del sommo poeta
Una legge per celebrare il sommo poeta, autore della Divina Commedia e simbolo della cultura italiana nel mondo. A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, scomparso nella notte tra il 13 ed il 14 settembre del 1321, il consiglio regionale celebrerà questo anniversario organizzando eventi e promuovendo, in particolare, mostre ed esposizioni, iniziative di studio e di ricerca, convegni, presentazioni di libri, laboratori didattici e spettacoli. È quanto prevede una proposta di legge – di iniziativa dei consiglieri regionali Cristina Giachi (Pd), Luciana Bartolini (Lega), Maurizio Sguanci (Italia Viva), Jacopo Melio (Pd), Silvia Noferi (M5S), Elena Rosignoli (Pd) – che la commissione cultura ha licenziato questa mattina (6 maggio).
“Un modo non solo per ricordare Dante ma anche per sostenere la produzione culturale sul territorio – ha sottolineato la presidente della commissione Cristina Giachi – che porti il segno del Consiglio regionale”. “Il programma e le modalità organizzative degli eventi e delle iniziative, nonché il relativo finanziamento, sono stabilite – ha sottolineato – con deliberazione dall’Ufficio di presidenza del consiglio regionale, d’intesa con l’ufficio di presidenza della commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali”.
Alla copertura degli oneri finanziari – pari ad un importo massimo di 100mila euro, relativi alla sola annualità 2021 – si fa fronte con gli stanziamenti dell’esercizio 2021 del Bilancio di previsione del consiglio regionale 2021, 2022 e 2023. Infine, per dare massimo risalto alla celebrazione di questo settecentenario, l’assemblea toscana si riunirà in seduta solenne entro il 30 settembre.
Nel corso del dibattito è stato molto apprezzato il ruolo della commissione, una sorta di governance condivisa con l’ufficio di presidenza del consiglio regionale, come evidenziato dalla vicepresidente Luciana Bartolini (Lega) e dalla consigliera Silvia Noferi (M5S). “Il mondo della cultura ha bisogno di risorse per poter ripartire e avere un futuro – ha affermato Bartolini – Non diamo contributi a pioggia, ma su singoli progetti delle amministrazioni e questo è molto importante”.
Anche la consigliera Elena Rosignoli (Pd) si è soffermata in particolare sul sostegno alle amministrazioni, che dà ossigeno alle attività culturali, ma contribuisce anche a rilanciare l’indotto. D’accordo anche Noferi, che però non intende ridurre tutto all’aspetto economico: “C’è un surplus che non può essere cancellato: ricordare Dante fa parte della nostra identità di italiani”.
La commissione ha licenziato la proposta di legge a larga maggioranza, tutti i firmatari e componenti della quita, eccetto Gabriele Veneri (Fdi), che ha così motivato il voto contrario: “Al di là del riconoscimento a Dante, in questo momento così difficile, 100mila euro li avrei destinati in maniera diversa”.