Crollo mortale nel cantiere Esselunga: tre misure cautelari

Domiciliari per il legale rappresentante della ‘Rdb.Ita’ e interdizione per due ingegneri
Sono tre le misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Firenze per il crollo, in via Mariti, nel cantiere Esselunga dove, il 16 febbraio dello scorso anno, persero la vita cinque operai
Ai domiciliari è finito Alfonso D’Eugenio, all’epoca legale rappresentante della ‘Rdb.Ita’ produttrice della trave che crollò, con tanto di divieto di comunicazione con persone diverse da quelle conviventi, mentre per i due ingegneri Carlo Melchiorre e Marco Passaleva è stata disposta l’interdizione per nove mesi il primo e per sei il secondo.
I reati ipotizzati per tutti e tre sono omicidio colposo e lesioni colpose, mentre, solo per i due ingegneri anche quella del crollo di costruzioni in concorso.
Il gip, riporta una nota della procura diretta da Filippo Spiezia, “ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e ravvisato la sussistenza del pericolo di reiterazione”