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Cronaca
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Piombino al setaccio dell’Arma

12 aprile 2025 | 13:30
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Piombino al setaccio dell’Arma

In azione anche i cinofili di San Rossore

I Carabinieri della Compagnia di Piombinocon i Cinofili di San Rossore e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Livorno, hanno, in orario serale e notturno, effettuato controlli ad esercizi commerciali e sulle principali arterie stradali della zona, ponendo attenzione anche alla prevenzione d’incidenti stradali causati da comportamenti scorretti alla guida.

In area urbana di Piombino, i carabinieri hanno sorpreso e denunciato un 34enne di origini polacche, con precedenti di polizia, residente a San Vincenzo, per appropriazione indebita, essendosi impossessato di un veicolo di proprietà di un connazionale, del quale perdeva il controllo in via Citerna uscendo di strada.

Un 27enne di origini nordafricane, regolare sul territorio nazionale, è stato invece denunciato per furto aggravato e sanzionato per ubriachezza molesta. I carabinieri lo hanno sorpreso in via Gori in evidente stato di ebbrezza ed approfondendo gli accertamenti hanno raccolto elementi a suo carico circa il furto di alcune bottiglie di superalcolici in un supermercato di Piombino.

Sul fronte della prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, gli operanti hanno altresì segnalato ai competenti uffici della Prefettura di Livorno, in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti per fini non terapeutici, un 39enne ed un 26enne, poiché sorpresi in possesso rispettivamente di 1,40 grammi di cocaina e 1,84 grammi di hashish. La sostanza recuperata è stata sottoposta a sequestro per essere poi distrutta.

Nel corso del servizio, durante il quale sono state controllate nel complesso 96 persone, 53 veicoli e 4 esercizi commerciali (senza riscontrare violazioni per questi ultimi), sono state elevate 6 contravvenzioni al codice della strada  (guida senza patente, guida con patente scaduta, guida con patente straniera da oltre un anno e omessa revisione del veicolo) per sanzioni pecuniarie ammontanti complessivamente a 5.600 euro.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, queste sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.