La sentenza |
Cronaca
/

“Non ci sono prove”, prosciolto dall’accusa di violenza sessuale a un ragazzo con problemi psichici

10 aprile 2025 | 15:00
Share0
“Non ci sono prove”, prosciolto dall’accusa di violenza sessuale a un ragazzo con problemi psichici

La tesi della difesa affidata all’avvocato Antonio Olmi accolta dal gip fiorentino

E’ stato assolto con formula piena un imprenditore di Montespertoli accusato di violenza sessuale ai danni di un ragazzo con problemi psichici. 

Gli episodi contestati risalgono al settembre 2021 e al gennaio 2022 quando secondo i racconti della persona offesa l’anziano imputato avrebbe adescato il giovane per costringerlo a rapporti sessuali non consenzienti  nel negozio dove svolgeva la sua attività. 

antonio olmi

“Inizialmente – spiega il difensore, avvocato Antonio Olmi –  la Procura richiese l’archiviazione, ma il gip  fiorentino aveva chiesto l’imputazione coatta del 75enne. Infatti, secondo il giudice le dichiarazioni dell’imputato con cui si discolpava sarebbero state smentite dalle parole del fratello della vittima il quale sarebbe stato testimone diretto dei tentativi di contatto nei confronti del malcapitato. Secondo la Procura ci sarebbero anche delle riprese video che avrebbero ripreso il giovane incamminarsi verso l’esercizio dell’imputato, per questa ragione ha avanzato una richiesta di 4 anni e 4 mesi di reclusione,oltre al risarcimento del danno richiesto dalla parte civile”.

“Non ci sono prove”,ha tuonato l’avvocato Antonio Olmi del Foro di Firenze, il quale ha evidenziato nel corso della discussione del giudizio abbreviato come in realtà di i cosiddetti riscontri valorizzati dalla Procura fossero in relata dichiarazioni de relato e nulla più.

Il giovane con problemi psichiatrici, affetto da psicosi ed in cura presso la Asl – ha precisato il legale –  era solito più volte masturbarsi davanti al negozio dell’imputato e con ogni probabilità le fantasie sessuali dello stesso sono state registrate nella denuncia querela presentata che non ha trovato nel processo alcun riscontro probatorio”.

La dipendente dell’imputato (da 17 anni impiegata presso di lui)ha pacificamente riferito di non aver mai visto il proprio titolare aver contatti con la persona offesa e nessuna telecamera ha in effetti mai ripreso il giovane fare ingresso nel negozio dell’accusato.

Il gip di Firenze riconosciute le ragione della difesa ha prosciolto con formula piena l’uomo 75enne.