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Morta a Salerno per ictus intestinale, la famiglia si rivolge a un legale fiorentino: “Chi ha sbagliato deve pagare”

25 marzo 2025 | 15:30
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Morta a Salerno per ictus intestinale, la famiglia si rivolge a un legale fiorentino: “Chi ha sbagliato deve pagare”

L’avvocato Mattia Alfano: “La vicenda non darà mai giustizia perché le famiglie sono condannate all’ergastolo del dolore”

È finita sul tavolo dell’avvocato Mattia Alfano del Foro di Firenze la drammatica vicenda di Cristina Pagliarulo morta all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, dopo un ictus intestinale

Un caso di apparente malasanità, quello di cui, ora, si dovrà occupare il legale fiorentino. La donna, da quanto emerso, sarebbe andata al pronto soccorso, alle 3 di notte dello scorso 3 marzo, con forti dolori addominali e gli sarebbero stati somministrati farmaci antidolorifici, per poi essere dimessa.
Una volta tornata a casa, lesue condizioni sarebbero peggiorate, tanto da tornare in ospedale, dove sarebbe stata sottoposta ad una tac che avrebbe svelato unaddensamento del tessuto mesenteriale ed ischemia intestinale. L’intervento chirurgico sarebbe stato eseguito solo dopo alcune ore: forse troppo tardi per salvarle la vita.
Mentre l’ospedale ha avviato un’indagine interna, i familiari hanno dato incarico al legale fiorentino per accertare eventuali responsabilità: “Dobbiamo accertare tutte le responsabilità, sia civili che penali, perché non è verosimile che nel 2025 una persona possa morire come è morta, purtroppo, Cristina – spiega l’avvocato Mattia Alfano – Noi crediamo che chi ha sbagliato debba pagare in tutte le sedi perché dietro la sua morte ci sono famiglie distrutte. Cristina, tra l’altro, dopo la tac,è stata lasciata altre 24 ore sul lettino, La vicenda non darà mai giustizia perché le famiglie sono condannate all’ergastolo del dolore,  però è giusto che ci sia una soddisfazione morale e che quindi chi ha sbagliato paghi per la sua morte. .