A passeggio per Livorno nonostante fosse ai domiciliari: ora è alle Sughere

A San Vincenzo, invece, è stato denunciato dai Forestali un 54enne responsabile di deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi
Nel capoluogo labronico, i militari della Stazione di Livorno Porto nei giorni scorsi hanno eseguito, a carico di un 43enne livornese, già gravato da pregiudizi per reati connessi agli stupefacenti, un provvedimento che aggrava, sostituendola, la misura cautelare degli arresti domiciliari con permesso di assentarsi con quella della custodia cautelare in carcere. L’operazione è scaturita da un provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria a seguito di ripetute violazioni, tutte accertate e debitamente riferite all’autorità giudiziaria dai carabinieri, degli obblighi imposti che in più occasioni l’uomo avrebbe contravvenuto.
A monte delle determinazioni risaltano condotte a carico dell’indagato che sarebbe stato sorpreso in reiterate occasioni dagli stessi operanti a infrangere la misura. L’ultimo episodio risale ad una decina di giorni fa, quando una pattuglia lo ha sorpreso a passeggiare in città al di fuori dell’orario di permesso consentito, incurante delle restrizioni i postegli.
In esito alle valutazioni sulle ripetute condotte dell’indagato, la misura in atto non è stata più ritenuta idonea e sufficiente a garantire le esigenze di sicurezza e di legalità e pertanto è stato ristretto nel carcere Le Sughere.
I Carabinieri Forestali del Nucleo di Venturina Terme, nell’ambito delle costanti attività per la tutela dell’ambiente e la corretta gestione del ciclo dei rifiuti, al termine di accertamenti svolti nel comune di San Vincenzo,hanno invece denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno un 54enne, legale rappresentante di un’impresa edile della zona, in quanto ritenuto responsabile di deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi. I militari hanno infatti rilevato che nel terreno di proprietà di un’associazione privata della zona, di cui la ditta aveva la disponibilità in quanto incaricata della realizzazione di lavori di costruzione, erano stati depositati e accumulati, in stato di abbandono, rifiuti provenienti dalle varie attività (scarti di lavorazioni edili e demolizioni), senza alcun accorgimento circa il loro regolare stoccaggio, così come previsto dalla normativa di settore. Prescritto al contravventore di conferire i rifiuti ad un centro di smaltimento e/o recupero entro 60 giorni e di fornire prova dell’avvenuto smaltimento, nonché di pagare una sanzione pecuniaria al fine di evitare conseguenze penali.