“Il Decreto Legge 1371 contro la violenza ai sanitari va modificato, non include i volontari e il personale delle ambulanze”

La richiesta del partito Rea al Governo
“Il Decreto-Legge 1371, entrato in vigore lo scorso 2 ottobre 2024, nato per contrastare la violenza contro i professionisti sanitari, tutelando medici e infermieri, da una lettura più specifica presenterebbe una grave lacuna in quanto ignora volontari e personale delle ambulanze, che ogni giorno rischiano la propria sicurezza per salvare vite. Questa esclusione è inaccettabile”.
E’ il commento di Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito Rea: “Non possono esistere operatori sanitari di serie A e di serie B. E’ importante che sia fatta una verifica perché la legge così come si presenta appare troppo elastica e si presta a diverse interpretazioni soggettive. Il Governo deve intervenire e modificare immediatamente il Decreto, per includere il personale volontario e delle ambulanze nelle tutele previste, trattandosi tra l’altro di figure professionali più esposte al pubblico e in prima linea. In caso di litigio all’interno di una struttura ospedaliera o nelle sue pertinenze, possono intervenire diverse figure, a differenza di quanto avviene nelle situazioni di emergenza o soccorso all’esterno. È fondamentale che il Governo intervenga, poiché negli ultimi mesi si sono verificati episodi di aggressione, come quelli registrati nella zona di Firenze e segnalati dal nostro Coordinatore Regionale Simone Scavullo che hanno messo in evidenza la mancanza di adeguate tutele per il personale volontario e delle ambulanze, nonostante il decreto in vigore”.
“Come partito politico – conclude Gabriella Caramanica- ci impegneremo ad affrontare questo problema affinché il decreto venga adeguato e le tutele siano estese nelle modifiche agli articoli 380 e 382-bis del codice di procedura penale”.
Il partito Rea ha inviato una Pec al Ministro della Salute Orazio Schillaci, chiedendo l’inclusione del personale volontario e degli operatori delle ambulanze tra le categorie tutelate dal Decreto-Legge 137/2024: “Attualmente escluse, queste categorie sono invece esposte quotidianamente a situazioni di rischio senza garanzie di sicurezza. Gli episodi di violenza nei confronti di operatori del soccorso sono in costante aumento, mettendo a repentaglio la loro incolumità, ma anche l’efficacia del servizio di emergenza.
Rea ha chiesto al Ministro di intervenire con urgenza, riconoscendo il ruolo svolto da questi operatori nel sistema sanitario. La modifica del decreto permetterebbe di garantire loro sicurezza e misure contro le aggressioni al pari delle altre categorie professionali sanitarie