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Cronaca
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Sul Monte Giogo di Villore appare il gatto selvatico

10 marzo 2025 | 12:00
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Sul Monte Giogo di Villore appare il gatto selvatico

I boschi costituiscono l’habitat ideale

A Villore, frazione del Comune di Vicchio, accertata e confermata la presenza del gatto selvatico europeo Felis silvestris silvestris.

La documentazione sul gatto selvatico a Villore, come quella dell’anno precedente, è presente nel Portale nazionale Progetto scientifico Gatto selvatico, sviluppato e mantenuto da Ispra in seno al Network Nazionale per la Biodiversità, quale emanazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Il gatto selvatico europeo è un’importante specie di interesse conservazionistico, inclusa nell’Appendice II della Convenzione di Berna e nell’Allegato IV della Direttiva 92/43/Cee Habitat.

La copertura forestale è essenziale componente dell’habitat di Felis silvestris silvestris, gatto del bosco.  I boschi di Villore costituiscono l’habitat ideale per il gatto selvatico che necessita per la sua conservazione di boschi di faggete, boschi misti di querceto-faggeto, faggeto-abete bianco e marronete antiche ricche di rivi d’acqua.

Nell’habitat del gatto selvatico devono essere disponibili formazioni rocciose di varia natura ed estensione e acqua sotto forma di sorgenti e torrenti come a Villore.

Nell’habitat del gatto selvatico possono essere presenti modesti insediamenti umani di antica presenza con usi tradizionali delle risorse, sono da evitare l’industrializzazione, la realizzazione di infrastrutture e il conseguente degrado dei luoghi che invece devono essere messi sotto tutela e protezione, secondo le direttive comunitarie e la Legge regionale.

La presenza validata e documentata del Gatto selvatico conferma le già note caratteristiche dei territori di Villore e Corella ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: ecosistemi naturali biocomplessi ad alta concentrazione di biodiversità da riconoscere come aree protette in ordine al perseguimento entro il 2030 della Strategia Nazionale per la Biodiversità per cui dal 15% di aree protette la Regione toscana deve passare al 30%.

I”n attesa della Sentenza del Consiglio di Stato agli appelli dei Ricorsi al Tar avversi all’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore  – precisa il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi – Coalizione TESS Transizione Energetica Senza Speculazione – gli habitat di specie protette vanno assolutamente salvaguardati dal declassamento ad aree industriali e dal degrado ambientale che ne consegue e che si configura, ormai con evidenza, come un disastro ambientale, sociale ed economico per tutto il territorio, per le comunità che li popolano e per coloro che ne fruiscono”.