Lavoravano 7 giorni su 7 e dormivano in azienda: la Procura di Prato dispone il sequestro della ditta

Un operaio dopo essere stato vittima di tentato omicidio ha collaborato con la giustizia
La Procura di Pratoha disposto un sequestro preventivo in via d’urgenza delle quote sociali dell’impresa Arte Stampa s.r.l. con sede legale nella città della lana, operativa nel settore della stampa di tessuti per abiti da donna, gestita da imprenditori cinesi, dei locali della stessa e di quanto contenuto all’interno, delle possidenze immobiliari e mobiliari della medesima impresa.
Lo rende noto il procuratore capo dottor Luca Tescaroli.
Il provvedimento è stato eseguito in data odierna.
Sono stati posti a base del provvedimento i reati di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, nonché di favoreggiamento dell’immigrazione clandestinanei confronti del titolare di fatto e del suo principale emissario nella gestione dell’impresa.
Sebbene fosse stata emessa misura cautelare degli arresti domiciliari nei loro confronti per il delitto di assunzione di persone prive del permesso di soggiorno, confermata dal Tribunale del Riesame, l’attività imprenditoriale è continuata e si è reso, pertanto, necessario adottare il provvedimento di sequestro.
E’ stata individuata una condizione di sfruttamento lavorativo nei confronti di quattordici dipendenti di nazionalità cinese privi di permesso di soggiorno e di almeno quattro ulteriori regolarmente presenti nel territorio dello stato. La condizione di sfruttamento è consistita in dodici ore di lavoro (e in alcuni momenti anche superiore), sette giorni su sette lavorativi, con retribuzione non congrua (una piccola parte con bonifico e parte più consistente in contanti) e condizioni igienico sanitarie precarie, con un
gruppo di lavoratori costretti a dormire sul luogo di lavoro. Un ruolo significativo nell’acquisizione delle risultanze di prova è stato svolto da otto lavoratori che hanno assunto un atteggiamento di collaborazione con l’autorità giudiziaria, fra i quali, un lavoratore, il quale, dopo essere stato vittima di tentato omicidio, mediante accoltellamento avvenuto nella sede della citata società, ha intrapreso una proficua collaborazione con la giustizia.