Anziani morti nelle Rsa del fiorentino: la Procura apre un’inchiesta, tra i reati ipotizzati anche l’omicidio colposo

Sequestrato il centro cottura
Per la morte dei tre anziani, a causa di un focolaio di gastroenterite, che ha convolto 4 Rsa, tra Firenze e il Mugello, con ben 114 ospiti intossicati, su un totale di 173, la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine
I reati ipotizzati, al momento contro ignoti, con nessun iscritto sul registro degli indagati, sono adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari e omicidio colposo.
Il pm titolare dell’inchiesta ha disposto sia accertamenti di polizia giudiziaria che coinvolgono anche gli ispettori dell’ufficio d’igiene dell’Asl Toscana Centro che le autopsie sulle tre vittime per accertare la sospetta “tossinfezione”, come ricostruito dall’azienda sanitaria in una nota inviata ieri alla stampa.
Le strutture coinvolte sono ‘Villa Desiderio’ a Settignano, dove erano ospiti le prime due vittime, un 88enne e una 89enne, la residenza ‘L’arcolaio’ a Firenze, ‘Villa San Biagio’ a Dicomano e ‘Monsavano’ a Pelago, quest’ultima dove dove era ospite la terza vittima, quasi novantenne, e dove si trova il centro di cottura, sequestrato, e dove era stato preparato il pasto,passato di carote, mix di verdure, coniglio e patate e pizza.
I tecnici della Asl hanno intanto prelevato nei frigoriferi e nella cucina i quattro alimenti che potrebbero aver generato la gastroenterite.