Palpeggia le ragazze sul bus: anziano ai domiciliari col braccialetto elettronico

Due le denunce presentate ai Carabinieri di Livorno da altrettante vittime
I Carabinieri della Stazione di Livorno – Centro hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa dall’autorità giudiziaria labronica, nei confronti di un uomo oltre la settantina, già gravato da precedenti specifici, che è gravemente indiziato di aver molestato due giovani ragazze mentre viaggiavano a bordo di autobus di linea urbana.
Le indagini sono iniziate nella primavera del 2024quando una giovane ragazza accompagnata dai genitori, aveva presentato denuncia in caserma per aver subito delle molestie da parte di una persona a bordo di un autobus. In particolare, i fatti sarebbero avvenuti durante il percorso della tratta che collega l’abitazione della giovane all’istituto scolastico frequentato; l’uomo si sarebbe più volte posizionato dietro la giovane toccandola in parti intime.L’anziano, grazie a immediati e speditivi accertamenti, consistiti anche in servizi di osservazione dedicati, è stato poi identificato e denunciatoper tali fatti che perfezionano fattispecie di reato in materia di violenza sessuale.
Sempre a carico dell’uomo insiste ulteriore denuncia, sempre presentata, all’inizio del corrente anno, da parte di un’altra giovane donna, negli uffici della Stazione Livorno – Centro. Attesa la compatibilità delle due vicende, le indagini che ne sono scaturite hanno permesso di appurare che l’odierno indagato ristretto ai domiciliari, intorno alla metà dello scorso mese di gennaio, avrebbe posto in essere nuovamente tali condotte a bordo di un autobus di linea abitualmente frequentato da giovani diretti a scuola. Anche in questo caso gli immediati e accurati accertamenti svolti dagli stessi carabinieri della Compagnia di Livorno, hanno consentito di risalire in tempi rapidi all’identità del presunto autore che è sempre risultato essere lo stesso uomo.
Pertanto, i gravi e circostanziati elementi indiziari emersi all’esito delle indagini di polizia giudiziaria avviate dai carabinieri della stazione dopo che le parti offese hanno presentato le denunce, sono stati incentrati su approfondimenti a largo spettro corroborati e messi a sistema con le testimonianze di persone informate e le analisi delle tracce video acquisite. La relazione compiuta di tutte le attività svolte è confluita in una dettagliata refertazione alla Procura della Repubblica di Livorno che, sulla scorta di quanto emerso, valutata la gravità, ha avanzato richiesta di provvedimento al gip del Tribunale labronico. Questi, concordando con le risultanze investigative e ritenendo sussistente e fondato, il pericolo di reiterazione del reato ha emesso, a carico dell’indagato, la misura cautelare personale degli arresti domiciliari presso la sua abitazione con applicazione, inoltre, del braccialetto elettronico, a cui hanno dato esecuzione gli stessi carabinieri della stazione di Livorno – Centro.