Rapina da oltre mezzo milione di euro in una ditta orafa: 11 arresti

Le misure cautelari eseguiti ad Arezzo, Firenze, Napoli, Caserta e Salerno: tra i reati anche l’associazione a delinquere
Sono 11 le ordinanze di custodia cautelare eseguite in merito alla rapina messa a segno nel giugno dello scorso anno nell’azienda orafa di Civitella Val di Chiana, la Italiana Horo, e 13 gli indagati, due dei quali sono stati denunciati .
La banda era composta sia da cittadini italiani, alcuni aretini, che da stranieri dell’Est Europa.
Il colpo avvenne intorno a mezzogiorno, e i malviventi, casco in testa, fuggirono in sella ad motorino con un bottino di oltre mezzo milione di euro, una verga in oro di quasi 19 chili. Due aggredirono l’anziano titolare, un 82enne e un dipendente con lo spray urticante.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Arezzo, nell’ambito di un’indagine coordinata e diretta dalla Procura su una presunta organizzazione criminale specializzata in rapine nel settore orafo, hanno eseguito nelle province di Arezzo, Firenze, Napoli, Caserta e Salerno un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Arezzo nei confronti di undici persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, furto, rapina e ricettazione.
Oltre ad un dipendente infedele, altri cittadini aretini, secondo l’indagine dell’Arma, avrebbero partecipato al colpo: uno sarebbe collegato alla banda, altri avrebbero simulato il furto dell’auto usata per la rapina, infine il compro oro e un altro complice, in lite con i malviventi campani per non aver ricevuto la sua parte di bottino.
Il sodalizio criminale, spiega l’Arma, aveva sede ad Arezzo, ed era specializzato in colpi ad aziende orafe: un 53enne campano era lo “stratega”, mentre un 51enne di Caserta forniva il supporto logistico (entrambi erano residenti nella città aretina). Gli esecutori materiali delle rapine erano un 5eenne e un 28 enne di origini partenopee, un 54enne aretino, ex orafo, era il basista