Attentato incendiario alla caserma dell’Arma: fermato il sospetto

Il fermato risulta aderente all’area antagonista radicale fiorentina vicina a circuiti anarchici ed il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico
Fermato l’uomo sospettato di essere l’autore dell’attentato incendiario ai danni della caserma dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo nel Mugello avvenuto lo scorso 13 gennaio
Lo rende noto il procuratore della Dda di Firenze Filippo Spiezia.
Questa mattina,, all’alba, i militari del Ros, con i carabinieri del comando provinciale dell’Arma fiorentina, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale di Firenze, a carico di un 30enne, presunto autore dell’attentato incendiario che, alle prime ore del mattino di lunedì l3 gennaio 2025, ha gravemente danneggiato l’ingresso della Compagnia Carabinieri di Borgo San Lorenzo
Dalle indagini sin qui svolte è emerso che intorno alle 2 circa del 13 gennaio un giovane, con il viso parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto, si era avvicinato al portone della caserma,a veva estratto da una capiente busta un contenitore colmo di liquido altamente infiammabile, avvolto da una felpa intrisa del medesimo liquido e, dopo aver appiccato l’incendio, si era allontanato a piedi per le vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce.
Solo il provvidenziale intervento di alcuni militari presenti in caserma, accortisi delle fiamme che avevano già completamente avvolto l’ingresso e con l’uso di estintori, aveva consentito di domare le fiamme scongiurando più gravi conseguenze.
Gli investigatori dell’Arma si sono messi subito al lavoro e, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze, con un certosino lavoro basato su metodiche investigative tradizionali e con il supporto tecnico fornito da reparti dell’Arma dei Carabinieri altamente specializzati, riuscendo, già nell’arco delle prime 24 ore, a raccogliere un quadro gravemente indiziario a carico del giovane coinvolto nei fatti, per il quale, alla luce del ritenuto pericolo di fuga, veniva emesso il provvedimento di fermo.
Le accuse sono di tentato incendio, aggravato anche dalla finalità eversiva. Particolarmente utile è risultata la minuziosa analisi di centinaia di sistemi di videosorveglianza esistenti nell’area interessata dagli eventi.
Il fermato risulta aderente all’area antagonista radicale fiorentina vicina a circuiti anarchici ed il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
“Mentre le indagini sono tuttora in pieno svolgimento, – aggiunge il procuratore – l’ufficio si accinge a chiedere a richiedere la convalida al competente giudice per le indagini preliminari”.