Detenuto 28enne trovato morto in cella: la tragedia a Sollicciano

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Tragedia nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Un giovane detenuto somalo, 28 anni è stato trovato senza vita nella sua cella nel carcere di Sollicciano a Firenze.
“A scoprire il corpo senza vita e a dare l’allarme, sarebbe stato il compagno di cella, attorno alle 4.45. Ancora da accertare le cause, se morte naturale o altro. Il giovane sarebbe dovuto uscire dal carcere a novembre 2025″, si legge sulla pagina Facebook di “Popolazione carceraria / Patrie galere”.
“Era arrivato a Roma tre mesi fa, una persona tranquillissima che non aveva mai avuto nessun problema – spiega Giuseppe Fanfani, garante regionale dei detenuti – Ho visto un po’ di celle e confermo che non è umano vivere in quel modo, non ci sono condizioni corrette di detenzione, è una realtà incivile”.
“Il giovane – aggiunge il garante e dei detenuti di Firenze, Eros Cruccolini – non era assolutamente attenzionato poiché non aveva mai dato segnale di alcuna problematicità. La situazione nelle carceri è drammatica e lo sarà sempre di più perché con non si fa niente per il sovraffollamento. Sollicciano ha poi l’aggravante della struttura, il ministro Nordio dovrebbe venire a vederla. La prima cosa da fare, però, è quella di ascoltare i detenuti”.
“Il 28enne somalo – le parole di Emilio Santoro presidente del comitato scientifico dell’associazione Altrodiritto – era uno di quei 100 che avevano fatto ricorso ai magistrati per le condizioni di detenzioni inumane. Poche ore è stato portato via il cadavere per l’autopsia, alla presenza anche di due persone del nostro gruppo”.