Omicidio ad Aulla, la ricostruzione dell’Arma: il fermato è in carcere

Ora si attende l’esame autoptico
I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Pontremoli nel corso delle prime ore del mattino del 14 dicembre scorso, sono subito accorsi nella casa da anni disabitata, a seguito di una lite tra due cittadini del Marocco nel corso della quale, uno dei due, un 52enne, era deceduto.
Dalle indagini, si spiega in una nota ufficiale dell’Arma, è emerso fin da subito, che i soggetti coinvolti erano gli stessi cittadini extracomunitari, regolari sul territorio nazionale ma con vari precedenti di polizia, per i quali, qualche ora prima i militari avevano effettuato un primo intervento per un’accesa lite tra i due (dovuta, con ogni probabilità all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti) uel frangente, aveva subito delle lievi ferite da arma da taglio e per questo era finito al pronto soccorso di Pontremoli.
Da quella che è stata la prima ricostruzione dei fatti ad opera degli inquirenti, sembra che al rientro nella casa disabitata del marocchino, dopo che questi era stato dimesso dal Pronto Soccorso con qualche giorno di prognosi, sia scaturita una nuova lite, finita poi in tragedia con il decesso del 52enne.
I Carabinieri intervenuti, congelata la scena del crimine, in un locale in completo stato di degrado, hanno individuato il possibile autore del delitto che, in stato di agitazione veniva accompagnato presso la Caserma della Compagnia di Pontremoli. Sul luogo del delitto sono poi sopraggiunti il Pm della Procura di Massa e il medico legale, che dapprima eseguito un esame esterno del cadavere I rilievi tecnici sono stati svolti da personale del Nucleo Investigativo di Massa congiuntamente con quello dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontremoli.
Dopo un lungo interrogatorio della persona fermata dai militari, assistita dal proprio
legale di fiducia, acquisiti gravi indizi in ordine al delitto avvenuto qualche ora prima, il pm ha disposto il fermo d’indiziato di delitto nei confronti del marocchino che pertanto veniva associato al carcere di Massa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida del fermo prevista per oggi, martedì 17 dicembre 2024, sede nella quale l’indagato, la cui presunzione d’innocenza vale fino a sentenza di condanna passata in giudicato, potrà esporre le sue ragioni a difesa. Le attività investigative proseguono per chiarire in ogni dettaglio la dinamica degli eventi, anche in attesa degli esiti dell’autopsia disposta dalla Procura.