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Seminano il panico in un negozio e in un supermercato: presi “Bonnie e Clyde”

30 novembre 2024 | 09:15
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Seminano il panico in un negozio e in un supermercato: presi “Bonnie e Clyde”

L’uomo in carcere e la donna ai domiciliari

Dopo aver seminato il panico in un negozio e in un supermercato “Bonnie e Clyde” sono stati fermati.

I Carabinieri del nucleo operativo di Grosseto hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura a carico di due persone autrici di tentata rapina impropria, lesioni e furto.

Si tratta di un uomo e una donna , di età compresa tra i 25 e i 33 anni, che circa due settimane fa avevano seminato non poca preoccupazione nel capoluogo, perché resisi responsabili di gravi condotte ai danni di diversi esercizi commerciali e dei relativi dipendenti.

Il primo episodio contestato si riferisce ad una tentata rapina avvenuta all’interno di un negozio di casalinghi e oggetti per animali di Grosseto, dove la donna aveva nascosto alcuni oggetti in una borsa, ma era stata colta sul fatto da due dipendenti del negozio, che avvicinatesi a lei, le avevano fatto notare chiaramente di aver visto la scena, ovvero che avesse riempito con varia merce un borsone nero che portava a tracolla, limitandosi poi a esibire solo alcune cose di poco conto alla cassa, dove era stata indirizzata dalle stesse donne addette al negozio. La donna pertanto vistasi scoperta, brandendo un taglierino e minacciando anche di morte le due dipendenti, era riuscita comunque a uscire dall’esercizio, lasciando sul posto gli oggetti presi. All’esterno la attendeva il complice, che faceva da palo e la assisteva per la successiva fuga.

Il secondo episodio si era registrato nello stesso giorno i due, non paghi del tentativo andato in fumo qualche ora prima, hanno rubato alcolici e generi alimentari da un supermercato. Lo schema adottato dalla coppia era stato lo stesso, ovvero lei era entrata mentre lo straniero attendeva a bordo della vettura, pronto alla fuga. All’atto di oltrepassare le casse, la donna, come avvenuto nel primo caso, mostrava solo pochi oggetti di poco valore, tenendosi stretta un borsone che con tutta evidenza celava altre cose. In questo caso, nonostante l’attivazione dei sistemi antitaccheggio e la presenza dei dipendenti, i due erano riusciti ad allontanarsi, non senza però essere ripresi dalle telecamere interne del negozio.

Le indagini dei Carabinieri si sono articolate proprio su questi elementi: innanzitutto le querele sporte dagli aventi diritto, sia nel primo che nel secondo caso, poi assunzione di informazioni da parte di testimoni, riconoscimenti fotografici, riscontri da immagini di videocamere interne. Il tutto combaciava e ha consentito pertanto l’individuazione dei due che inizialmente denunciati alla Procura di Grosseto, a distanza di pochi giorni sono stati destinatari della misura cautelare.

Il giudice quindi, accogliendo la richiesta formulata dal pubblico ministero titolare del fascicolo, valutando la gravità delle condotte assunte e il breve lasso di tempo in cui si sono consumate, nonché il pericolo di recidiva, ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo (che è risultato non avere una fissa dimora, e atteso che al momento si trovava già ristretto per un altro, differente episodio delittuoso) e la misura degli arresti domiciliari per la donna.