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Convince un anziano malato a comprare un’auto e la rivende: indagata per circonvenzione di incapace

29 novembre 2024 | 12:45
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Convince un anziano malato a comprare un’auto e la rivende: indagata per circonvenzione di incapace

Avviso di conclusione di indagine per la donna

Un caso di circonvenzione di incapace, vittima un anziano, di cui si è occupata la Procura di Prato che ha appena concluso una complessa attività di indagine, individuando la responsabile.

“La circonvenzione – spiega in una nota il procuratore capo Luca Tescaroliè stata consumata abusando dello stato di deficienza psichica della persona offesa, procurando un indebito profitto all’indagata. La ricostruzione della condotta criminosa è stata possibile grazie ad un’approfondita analisi delle vicende, anche sotto li profilo clinico, dell’anziano che versava, da tempo, i n condizione di profonda solitudine e disagio fisico, oltre che di infermità psichica, come rilevato dal consulente tecnico appositamente nominato. L’attività investigativa ha consentito di ricostruire al condotta perpetrata dall’indagata che risulta aver indotto l’anziano signore all’acquisto di un autoveicolo e alla stipula del relativo contratto di finanziamento, sebbene lo stesso non fosse neppure in possesso della patente di guida”.

“Dagli accertamenti esperiti – prosegue Tescaroli –  è emerso che non solo l’autovettura non sarebbe mai entrata nella disponibilità del formale acquirente ma sarebbe anche stata, successivamente, alienata al convivente dell’indagata – per un importo irrisorio non in linea con il valore di mercato – ,e dopo pochi mesi, nuovamente rivenduta a terzi a un prezzo maggiorato. In aggiunta la persona offesa avrebbe dovuto far fronte alla contestazione di cospicui debiti per il mancato assolvimento di numerose contravvenzioni al codice della strada dall’utilizzatore effettivo della autovettura, ma anche nei confronti della società che aveva erogato li finanziamento per l’acquisto del mezzo, a causa del mancato pagamento delle rate e annessi interessi moratori”.
L’attività investigativa ha avuto il prezioso contributo dei militari della Guardia di Finanza di Prato  ed  è stata conclusa con l’emissione di un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della persona indagata.
“Il risultato conferma l’impegno investigativo degli inquirenti del circondario, orientato a contrastare le manifestazioni dei fenomeni delittuosi, specialmente a danno dei più
deboli, – conclude il procuratore capo – confermando la costante vicinanza ai cittadini, anche sul fronte della repressione di condotte odiose come quelle perpetrate nei confronti degli anziani. Le risultanze delle attività eseguite saranno vagliate dal giudice preposto e, dunque, la responsabilità delle persone sottoposte alle indagini dovrà essere valutata nelle successive fasi del procedimento penale. Il principio di non colpevolezza che vige nel nostro ordinamento impone di ritenere accertata la responsabilità penale di una pronuncia di condanna definitiva”.