Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: sospensione e revoca di 3.339 istanze

L’operazione ha riguardato anche la Toscana
In data odierna, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e della Guardia di Finanza di Salerno sta eseguendo la notifica alle prefetture competenti, per il tramite del Ministero dell’Interno, di due provvedimenti, emessi dalla Dda mediante i quali si comunica di procedere, con riferimento all’iter amministrativo disciplinato dai Decreti Flussi 2021/2022/2023/2024, al blocco e alla revoca di 3.339 istanze per l’arrivo in Italia di altrettanti lavoratori extracomunitari, inoltrate da 142 aziende operanti prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’assistenza domestica.
Un’operazione, questa, che ha coinvolto anche la Toscana, oltre che Campania, Puglia, Piemonte, Molise, Lombardia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Emilia Romagna e Umbria
Dalle risultanze investigative, tali aziende sarebbero state utilizzate da più sodalizi criminali, operanti nel salernitano, già colpiti, nel luglio scorso, da provvedimenti cautelari personali per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nonché dal sequestro di oltre un milione di euro (in contanti) per la presentazione di false richieste di assunzione di manodopera di cittadini extracomunitari al fine di consentirne l’illecito ingresso in Italia.
La comunicazione consentirà alle Prefetture distribuite su tutto il territorio nazionale, di procedere al blocco dell’iter di concessione del nulla osta al lavoro, qualora la procedura per l’ottenimento dello stesso sia ancora in itinere; alla segnalazione alle competenti Autorità Consolari, qualora l’emissione del nulla osta al lavoro sia già avvenuta, ma non sia stato ancora rilasciato o consegnato il visto d’ingresso allo straniero o qualora rilasciato, lo straniero non abbia ancora fatto ingresso in Italia; alla revoca del beneficio concesso (eventuale permesso di soggiorno o contratto di soggiorno stipulato), interessando anche le Questure competenti, qualora lo straniero sia già presente nel territorio dello Stato.
I provvedimenti eseguiti grazie alla fattiva collaborazione del Ministero dell’Interno, sono unici nel loro genere per le modalità di attuazione.