



Nessuno sarebbe grave
Esplosione in un’azienda di lavorazione di metalli preziosi di Arezzo, questa mattina alle 10,15.
Quattro gli opera rimasti feriti e portati al pronto soccorso dell’ospedale San Donato dal personale del 118 dell’Asl Toscana sud est con due ambulanze.
Ingenti i danni all’edificio.
Sul posto sia i vigili del fuoco, i carabinieri, Arpat e il personale del Pisll.
Ad esplodere è stato un macchinario dell’azienda che ha provocato dello sversamento di acidi.L’esplosione non ha provocato un incendio, ma solo danni strutturali ad un reparto dell’azienda.
I Vigili del Fuoco , interventi con 4 mezzi 9 uomini , hanno controllato la fuoriuscita di sostanze pericolose che essendo contenute e controllate non hanno messo in pericolo la popolazione limitrofa.
“Sono quattro le persone rimaste ferite in modo non grave nell’esplosione che stamani ha interessato una delle aziende operanti nella zona di San Zeno, alle porte di Arezzo – spiega l’Asl in una nota – Immediata l’attivazione dei soccorsi che ha visto convergere sul luogo dell’incidente i sanitari dell’Emergenza Urgenza della Asl Tse e i Vigili del fuoco. L’azienda in questione, infatti, ha un piano di emergenza esterna che è stato attivato dalla stessa e che prevede l’attivazione del Piano Maxi emergenze della centrale 118 della Asl Toscana Sud Est, coordinato dal disaster manager Luca Pancioni che era presente sul luogo dell’incidente con un mezzo per la gestione degli eventi maggiori. In tutto sono 6 i sanitari intervenuti sul posto, 3 le ambulanze ed era stato inoltre attivato il Pegaso 1, poi annullato dopo la valutazione del numero dei feriti e delle loro condizioni fortunatamente non gravi. Il Piano delle Maxi emergenze prevede l’arrivo sul posto di personale e mezzi del 118 e dei vigili del fuoco. Il primo intervento, come prevede il Piano, spetta ai vigili del fuoco che successivamente, una volta verificata la sicurezza del contesto, permettono al personale del 118, in attesa a poca distanza, di iniziare il proprio intervento. Il piano prevede, infatti, che il personale 118 venga collocato in una “zona di ammassamento” pronto ad intervenire dopo il via libera dei vigili del fuoco”.
“Quando arriva una chiamata che segnala incidenti come quello avvenuto a San Zeno e si sospetta che possano essersi liberate sostanze tossiche – spiega Luca Pancioni, Disaster manager Asl Toscana Sud Est – le centrali operative di 118 e Vigili del Fuoco attivano quanto previsto dal Piano delle Maxi Emergenze. I vigili del fuoco sono i primi ad entrare nel luogo dell’incidente mentre i nostri operatori sanitari sono ammassati in un luogo prossimo, pronti ad entrare in azione sulla base delle indicazioni fornite dai vigili del fuoco. Questo è un piano che ci permette di operare prestando i primi soccorsi alle persone ferite senza mettere a repentaglio la vita dei soccorritori. E’ un piano ben studiato e collaudato che ci ha permesso di operare anche in altri contesti esterni al territorio della Asl Toscana Sud Est”.
“Dal momento che sulle chat e sui social network sta girando un messaggio relativo all’esplosione verificatasi questa mattina in un’azienda di San Zeno, ad Arezzo, dove si legge che “c’è alta concentrazione di cianuro nell’aria che con questo vento si sposta velocemente. Non aprire le finestre, ci è arrivata comunicazione dalla Usl. Se esci metti la mascherina”.La Asl Toscana sud est smentisce categoricamente di aver inviato mai alcuna comunicazione in merito. Sono ancora in corso attività di monitoraggio e rilevazioni da parte degli organi competenti, pertanto la notizia è priva di fondamento”.