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Cronaca
/Anziana morta in clinica: non luogo a procedere per medici e infermiere
8 novembre 2024 | 15:00

Lo ha deciso questa mattina il gup
Non luogo a procedere per tutti gli indagati, medici e infermiere, accusati di omicidio colposo, tranne che per una infermiera rinviata a giudizio per falso (e non caposala come scritto in precedenza). Lo ha deciso, questa mattina, il gup Alessandro Dal Torrione durante l’udienza preliminare in tribunale a Lucca.
La vicenda riguardava la morte di un’anziana, Domenica Pieroni, 95enne – nota commerciante del centro storico in pensione – che era stata ricoverata per una frattura alla tibia alla casa di cura Santa Zita, e che, secondo l’accusa, non avrebbe ricevuto le cure idonee per le ulcere da decubito.
Le richieste di rinvio a giudizio per omicidio colposo erano state avanzate peril responsabile del reparto ortopedia, un medico residente a Pisa, la responsabile dell’area di medicina, di Lucca , un medico lucchese e 4infermiere, che hanno assistito in vari periodi la paziente, poi morta. L’unica rinviata a giudizio, un’infermiera, deve invece rispondere di per falsità ideologica nei certificati: secondo l’accusa avrebbe certificato che l’anziana aveva la cute integra, questo per occultare le inadempienze del personale sanitario.
Il decesso della donna, per insufficienza cardio respiratoria, che era stata ricoverata nella struttura sanitaria all’interno delle Mura lucchesi il 27 aprile di due anni fa per la riabilitazione, secondo quanto ricostruito dal pm Paola Rizzo, titolare del fascicolo di inchiesta, sarebbe stato causato dalle gravi ulcere da decubito, al tallone e all’osso sacro, e conseguenti complicanze che le avevano provocato infezioni ai polmoni per una mancata terapia.
L’indagine della Procura era partita dopo la denuncia presentata dal figlio della pensionata.
Gli indagati erano difesi dagli avvocati Emilio Soppelsa, Alessandra De Simoni, Anna Paola Benvenuti, Edoardo Marco, Andrea Piva, Chiara Cozzani, Angela Mia Pisano, Massimo Panzani, Serena Degli Innocenti, Romina Giusti e Ilenia Vettori.