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Spaccia droga alla festa privata organizzata in Garfagnana l’1 novembre: in manette

6 novembre 2024 | 14:00
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Spaccia droga alla festa privata organizzata in Garfagnana l’1 novembre: in manette

I carabinieri sono intervenuti in una località fra Minucciano e Gramolazzo e individuato il pusher con stupefacente e soldi in contanti. Segnalati in quattro come assuntori

Il giudice del tribunale di Lucca ha convalidato l’arresto di un 30enne, residente nella provincia di Prato, avvenuto il giorno di Ognissanti da parte dei carabinieri delle compagnia di Castelnuovo di Garfagnana nel corso di un servizio coordinato, al quale hanno partecipato il locale Nucleo operativo con le dipendenti stazioni di Camporgiano, Gramolazzo e Piazza al Serchio.

L’attività, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, è scattata dopo che nel corso delle attività di controllo del territorio si era avuta notizia che in una località al confine tra i comuni di Minucciano e Gramolazzo era stata riscontrata la presenza di numerosi giovani provenienti da diverse località del nord Italia (una quarantina circa) che stavano convergendo per partecipare ad una festa organizzata all’interno di un’area privata e recintata, con il consenso del proprietario.

I militari sono così intervenuti constatando che l’evento, pur senza i presupposti d’illegalità tipici dei rave party, potesse destare preoccupazione per abusi nel consumo di alcol e droghe da parte dei partecipanti. Sono così scattati serrati controlli dal cui esito è scaturito l’arresto del 30enne pratese trovato in possesso di diverse tipologie di stupefacente tra cui hashish, marijuana, ketamina, Mdma in cristalli ed ecstasy, nonché della somma in contanti di 660 euro, verosimilmente ritenuta il profitto della vendita delle sostanze illecite ai partecipanti della festa.  A completamento anche un bilancino di precisione ancora intriso delle sostanze pesate.

Nel corso delle attività i militari hanno anche sequestrato ulteriore droga trovata in possesso di altri 4 giovani che sono stati segnalati alla Prefettura per le previste conseguenze amministrative. Dopo la convalida il giovane è stato messo in libertà con applicazione dell’obbligo di dimora nella provincia di Prato.