Buon viaggio Emanuela: tanti fiori bianchi per l’ultimo saluto alla mamma delle gemelline





Chiesa gremita, con l’abbraccio delle tante persone che conoscevano la bontà e la generosità della donna
La bara ricoperta di fiori bianchi, disegni di bambini e la sua foto, sorridente, come nella vita era ogni giorno.
Chiesa gremita, questo pomeriggio quella di San Giuseppe a Torre del Lago per l‘ultimo saluto Emanuela Moriconi, 42 anni, morta venerdì dopo aver combattuto contro un male che l’ha divorata in meno di un anno.
La Chiesa era piena all’inverosimile per omaggiare la mamma di due gemelline di soli 10 anni, che hanno assistito alla Santa Messa, concelebrata da don Leonardo e don Gilberto, con le lacrime agli occhi, abbracciate al loro babbo che, con una forza grande ha cercato di sorridere a ogni persona che gli si è avvicinata per porgere le condoglianze.
Tanti i bambini presenti, con i loro genitori, poi gli amici, ogni persona che la conosceva per il suo amore per tutti, e per i cani, con cui ha lavorato ogni giorno, fino a quando la malattia, inesorabile, glielo ha impedito, nella toilette di Tiziana Tuccori, lungo il viale Puccini.
Le parole del Vangelo di oggi raccontano di Bartimèo, mendicante cieco che sapendo che Gesù era sulla strada urlò “Figlio di Davide, abbi pietà di me”. Alla domanda di Cristo, “cosa vuoi da me?”, l’uomo rispose “che io veda di nuovo” e Gesù disse “va, la tua fede di ha salvato” e nella sua omelia il sacerdote, commentandole, ha spiegato che la fede ha salvato anche Emanuela, liberandola da quel male incurabile e portandola in Paradiso: “La morte – ha detto – è solo un passaggio, e come Cristo tutti risorgeremo”.
Buon viaggio Emanuela, donna buona, generosa, altruista, sorridente, possa tu vegliare e proteggere i tuoi due angeli rimasti sulla terra, che non smetteranno mai di amarti e di ricordarti.