Dolore durante i rapporti sessuali, il ginecologo Sacco: “Colpisce il 12-15% delle donne”

Il medico: “Si stima che solo il 45-65% dei ginecologi non sia preparato a diagnosticare la vulvodinia e che, di quel 40% che è in grado di diagnosticarla, solo il 20% sia capace di impostare una prima terapia”
Un corso per il dolore sessuale femminile e le disfunzioni del pavimento pelvico.
A farlo sarà il ginecologo dottor Alessandro Sacco, dell’ospedale Versilia.
La vulvodinia – spiega alla nostra redazione il medico, che da anni, oltre a seguire le gravidanza di tante future mamme, è esperto in Pma, procreazione medica assistita -, è una patologia cronica che colpisce il 12-15% delle donne nel corso della loro vita, prevalentemente tra i 20 e i 40 anni”.
L’iter diagnostico è spesso molto difficilee questo determina un ritardo anche di diversi anni con compromissione della qualità della vita della donna e della coppia.
“I dati del documento prodotto dall’Organismo Toscano per il Governo Clinico (“Ptda per la presa in carico di pazienti con vulvodinia e neuropatia del pudendo) – precisa – riferiscono che si stima che, ad oggi, il 45-65% dei ginecologi non sia preparato a diagnosticare la vulvodinia e che, di quel 40% che è in grado di diagnosticarla, solo il 20% sia capace di impostare una prima terapia. Lo stesso documento della Regione Toscana, sottolinea la necessità di diffondere le conoscenze in ambito territoriale attraverso azioni formative rivolte ai medici”,
“Prime sentinelle sono i medici di medicina generale, ginecologi e urologi, ma sono coinvolti anche gli psichiatri, neurologi, terapisti del dolore, reumatologi ed endocrinologi – prosegue il ginecologo -, e i professionisti sanitari: ostetrici/che, fisioterapisti esperti del pavimento pelvico, dietisti o nutrizionisti, psicologi e sessuologi”
Il corso di formazione, organizzato dal dottor Alessandro Sacco e accreditato dal Ministero della Salute con 6 crediti, rappresenta un’opportunità di rilievo in questo ambito, riunendo i maggiori esperti del settore per affrontare il tema alla luce delle più recenti evidenze scientifiche. L’importanza di questo corso di formazione risiede nella sua visione integrata, offre una prospettiva multidisciplinare che promuove la collaborazione tra i professionisti coinvolti nella diagnosi e nel processo di cura, fornendo strumenti concreti. Attraverso sessioni mirate, i partecipanti potranno acquisire competenze aggiornate e applicabili nella pratica quotidiana, con l’obiettivo di garantire una presa in carico più efficace e personalizzata per le pazienti.
