In chat odio razziale e neonazismo, la Digos sgomina la “rete”: l’indagine approda anche in Toscana






12 gli indagati, 10 sono minorenni
Operazione a livello nazionale della Digos di Milano che ha coinvolto anche la Toscana.
Sulle chat, incitamenti alla discriminazione e alla violenza, per motivi razziali, etnici e religiosi La “rete” era composta, in prevalenza, da minorenni.
L’indagine è nata dall’arresto di un minore ucraino, di ideologia nazifascistache aveva aggredito, a Milano, sulla linea M2 verde, alcuni cittadini extracomunitari, con tanto svastica tatuata sul petto.
Dieci i minorenni e due i maggiorenni, perquisiti e indagati, residenti in varie città italiane, con il supporto delle questure di Firenze, Torino, Roma Venezia, Novara, Ravenna, Biella e di operatori della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Poste sotto sequestro pistole senza tappo rosso, manganelli telescopici, mazze, tirapugni, coltelli, un machete, diverse bandiere e simboli riferibili al nazi-fascismo e al suprematismo nonché materiale cartaceo, cellulari e personal computer.