Da Viareggio a Roma per portare solidarietà alla Palestina: fermati, identificati e foglio di via




“Questa è repressione: il dissenso non è più accettato”
Partiti da Viareggio, con un pullman, come tanti altri provenienti da tutta Italia, per andare alla manifestazione pro Palestina nella Capitale, sono stati fermati appena arrivati al casello dalle forze dell’ordine.
Portati in questura, e identificati, ad alcuni manifestanti risultati avere pregiudizi di polizia è stato proibito l’accesso al corteo e, muniti di foglio di via, sono stati fatti risalire sul bus, che, scortato dalle volanti sarà accompagnato fino al confine della Toscana.
“Siamo stati fermati a Roma nord – afferma uno dei manifestanti viareggini, rappresentante del sindacato Asia Usb -.Non andavano a Roma per fare una scampagnata, o caos, ma a portare solidarietà al popolo palestinese vittima di un genocidio. Essere contro la guerra non è un crimine. Guerra e repressione sono facce della stessa medaglia. Il dissenso non è più accettato, la democrazia è in pericolo”.