Pedone investito muore cinque anni dopo l’incidente: risarcita la convivente

Il sinistro del 2019 in via del Marginone all’intersezione con via di Tiglio. Riconosciuto un concorso di colpa anche alla vittima
Pedone travolto da un’auto in via del Marginone a Pieve San Paolo morto a cinque anni dall’incidente, risarcita la convivente.
È quanto ha deciso il tribunale di Lucca, chiamata a stabilire la legittimità della richiesta di risarcimento del danno a perdita di rapporto parentale. L’uomo all’epoca dell’incidente che gli sarebbe stato fatale aveva 34 anni, la donna 40.
Già i rilievi della polizia municipale, dal punto di vista dell’incidente, avevano riconosciuto la condotta colposa del sinistro a causa di una velocità non consona alle condizioni di tempo e di luogo anche se è stato riconosciuto un concorso di colpa anche nel pedone che non avrebbe utilizzato l’attraversamento pedonale ed avrebbe attraversato la strada, all’intersezione fra via del Marginone e via di Tiglio, in diagonale e non perpendicolarmente.
Il giudice ha così riconosciuto un concorso di colpa: 60 per cento all’automobilista e 40 per cento alla vittima. Il quantum del risarcimento è basato sulle tabelle e di alcune valutazioni proprie del giudiche che ha stabilito che il totale del danno è pari a poco più di 180mila euro, di cui poco più di 108mila spettano alla parte attrice a titolo di concorso di colpa. Nessin riconoscimento c’è stato per attività di assistenza stragiudiziale.
Le spese legali saranno imputate per due terzi al conducente e alla società assicuratrice e per un terzo alla parte attrice.